A Varese il primo accordo nazionale sull’apprendistato
A sottoscriverlo Confartigianato Imprese Varese, Cisl dei Laghi e Uniascom. «Lo facciamo per primi ma non ne siamo gelosi»
Varese si dimostra ancora una volta un laboratorio importante in tema di accordi sindacali. Nella sede di Confartigianato Imprese Varese è stato firmato il primo accordo in Italia sull’apprendistato di primo livello tra Artigiani, Cisl dei Laghi e Uniascom. Si tratta di un documento che dà attuazione alla formazione duale introdotta dal “Jobs Act” e da “La buona scuola“, in questo modo la provincia di Varese si avvicina a Paesi quali la Svizzera, la Germania e l’Austria.
«Abbiamo percorso l’ultimo miglio – ha spiegato Mauro Colombo, direttore di Confartigianato – quello che mancava per rendere finalmente operativo l’apprendistato di primo livello». Con l’accordo le parti sociali hanno dato dunque piena e concreta attuazione ai decreti legislativi 81 e 150, realizzando un collegamento reale tra mondo della scuola e mondo del lavoro. In pratica se prima un ragazzo voleva sperimentare l’alternanza scuola-lavoro, per raggiungere una determinata qualifica professionale, non poteva farlo perché mancavano quelle regole contrattuali che oggi invece ci sono.
L’accordo prevede un pacchetto di 1.700 ore annue, di cui 450 come addestramento specifico in azienda e 400 come formazione scolastica. «Abbiamo anticipato i tempi – ha spiegato Giulio Di Martino, responsabile area sindacale di Confartigianato – perché a fine febbraio in Regione devono partire le doti lavoro. Quanto abbiamo sottoscritto può essere uno stimolo anche per un accordo a livello nazionale».
Nel 2014 in provincia di Varese sono stati stipulati 2.519 contratti di apprendistato, di questi 1.808 hanno interessato giovani tra i 15 e i 24 anni. Numeri discreti che grazie all’accordo potrebbero crescere ulteriormente non solo nel comparto artigiano, ma anche nel commercio e nel turismo, settori che hanno bisogno di energie fresche in un mercato in continuo cambiamento. «Per la micro e piccola impresa – ha detto Lino Gallina di Ascom Varese – assumere lavoratori specializzati è vitale perché devono essere in grado di interagire con un consumatore evoluto. L’apprendistato duale fa crescere la professionalità dei giovani e quindi porta nell’impresa una spinta notevole, invertendo la tendenza degli ultimi anni a despecializzare».
«Dopo tutti questi anni di crisi, abbiamo bisogno di certezze» ha commentato Sergio Bellani, segretario generale di Uniascom. E i contenuti sull’apprendistato di primo livello, decisi grazie a questo accordo, serviranno a dare risposte chiare proprio a quella fascia di lavoratori più esposta all’incertezza e più vulnerabile, ovvero i giovani che entrano per la prima volta nel mondo del lavoro.
L’assenza di Cgil e Uil alla firma dell’accordo è solo un’occasione mancata, non per cattiva volontà delle segreterie provinciali, ma, secondo i firmatari, per un “allineamento” obbligatorio alle segreterie nazionali. «C’è una necessità educativa e una economica- conclude Gerardo Larghi, segretario della Cisl dei Laghi – da una parte si contiene la dispersione scolastica e dall’altra si genera reddito. Inoltre, si abbatte un muro ideologico tra capitale e lavoro, imprenditore e lavoratore. È un accordo sussidiario e cedevole: lo facciamo per primi ma non ne siamo gelosi».
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