Basta scandali: Maroni vuole l’autorità regionale anticorruzione

Controlli formali e poco di sostanza.  Visti gli scarsi risultati ottenuti dal Comitato regionale di controlli, dal comitato per la legalità e dei contratti pubblici e dal responsabile anticorruzione delle aziende ospedaliere, verrà presentata in Consiglio una proposta di legge con procedura d’urgenza, per istituire l’Arac.

Il Presidente Roberto Maroni ha annunciato di voler istituire l’Autorità regionale anticorruzione (sul modello dell’Anac nazionale guidata da Raffaele Cantone). La nuova struttura si occuperà soprattutto prevenzione e repressione della corruzione in tutte le attività previste dalla regione Lombardia, con particolare riferimento agli appalti pubblici. L’intenzione è quella di presentarsi in aula entro il 15 marzo.

Il piano prevede anche l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sotto la guida del generale Forchetti, che si occuperà dei fatti relativi all’indagine della magistratura di Monza. Ci saranno, poi, delle ispezioni in tutti gli ospedali coinvolti mentre è stata presentata domanda ad Anac di commissariare gli appalti assegnati al Gruppo Canegrati.

«Maroni ha avuto già tante occasioni per evitare che si ripetessero gli scandali ma ha fallito. La Regione ha già diversi organismi di controllo, come il Comitato di controllo sulla legalità degli appalti e l’Agenzia dei controlli in sanità, c’è perfino un sottosegretario alla trasparenza, serve davvero creare una nuova struttura? In pochi mesi sono stati arrestati prima il vice di Maroni e poi il suo uomo di fiducia sulla sanità e le carte dicono che le denunce c’erano ma finivano su un binario morto. In questi anni il malaffare non è stato estirpato ma ha trovato nuovi referenti». Lo dichiara il segretario del PD lombardo Alessandro Alfieri in merito all’annuncio da parte del Presidente della Regione Maroni dell’imminente istituzione dell’autorità regionale anticorruzione della Regione Lombardia.