Campani e Kuksiks, re per una notte

Oltre ai due bomber anche Faye guadagna tanti applausi. Prova di "contenimento" per Wayns e Wright, lodati da Moretti dopo la parita

Openjobmetis - Vanoli 2015

DAVIES 6 (IL PEGGIORE) Alla fine arrivamo al sei anche per il pivot titolare, che pur con tutte le sue magagne (quei palloni gestiti con una mano “alla Doctor J” – metteteci un carico di ironia in queste parole) chiude in doppia cifra e da miglior rimbalzista. Segno che alla fine il famoso interruttore è scattato, seppure in là con la partita.

FAYE 7 – Terzo violino di serata, nonostante dall’altra parte Ebi sfoderi una prova al limite dell’irreale per i suoi canoni. Muhammad ha la bravura di restare sempre in partita con la testa e il coraggio di cercare il canestro con costanza: chiude a quota 15.

WAYNS 6,5 – Cifre scadenti ma grandi complimenti per lui da parte di coach Moretti. Perché? Perché si applica in quelle cose dove di solito fa cilecca: difesa e pazienza con la palla in mano. Sarà un caso ma a parte il mostruoso Campani, è tra i migliori nel cosiddetto “plus/minus”: con lui in campo cioè, Varese ha guadagnato parecchio terreno.

CAVALIERO 6 – Di stima, perché nei suoi 10′ non trova il modo di lasciare il segno e, anzi, fatica parecchio. Ma dopo due mesi di assenza, siamo felici di averlo rivisto in campo: per stasera ci basta questo.

WRIGHT 6,5 – Partita in copiacarbone rispetto a Wayns: poche iniziative personali, tanta applicazione nel aprire spazi per poi servire i compagni (5 assist). Mezzo punto in più perché Dyson non ha mai corridoi dove infilarsi.

CAMPANI 8,5 (IL MIGLIORE) Palla in post basso, canestro in gancio di Campani: avremmo potuto usare l’opzione copia-incolla durante la diretta per descrivere diversi spezzoni di partita in cui il lungo reggiano ha giganteggiato in attacco. Caldissimo fin da subito, non si è mai spento: 32 di valutazione è qualcosa di incredibile. Secondo i nostri lettori (sondaggio nella diretta) l’MVP è lui.

KANGUR 7 – Tre tiri, tre canestri pure in bello stile. Asciutto, concreto, impassibile: l’estone sa che il basket si gioca di testa prima che di gambe, conosce il suo pollo (Eyenga) di cui è stato compagno di squadra, gli lascia spazio dove il congolese non sa colpire ed è una delle chiavi del successo varesino.

FERRERO 6 – Prova da affiancare a quella di Varanauskas: dentro entrambi solo per una rotazione, fanno il proprio dovere e segnano anche tre punti complessivi (un libero del lituano, un canestro su taglio dell’italiano).

KUKSIKS 8,5 – Come passare da una prova drammaticamente brutta, a una pressoché perfetta, vincente, decisiva. Sette canestri da tre punti su otto tentativi (e un altro segnato a gioco fermo per uno sfondamento di Wayns), l’ultimo in faccia a Ebi dopo gioco di palleggio e di gambe. Seratissima.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Febbraio 2016
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