Carnevale, non solo sfilate: affari per i pasticceri
Per l'edizione 2016 sono tremila le imprese coinvolte in Lombardia, un indotto da otto milioni per le pasticcerie milanesi

Carnevale vuol dire sfilate e feste, ma non solo. Per l’edizione 2016 sono tremila le imprese coinvolte in Lombardia, un indotto da otto milioni per le pasticcerie milanesi. Lo rileva la Camera di commercio di Milano, secondo i dati del registro delle imprese e le indicazioni dei pasticceri, che propone una esposizione dei marchi storici dedicata ai costumi.
Saranno esposti anche i costumi di Arlecchino e Clarice, tratti dal celebre allestimento del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, simbolo e messaggero dell’Italia in 43 Paesi del mondo. Sarà nella sede di palazzo Giureconsulti, angolo piazza Duomo mercoledì 10 dalle 14 alle 17, giovedì 11 dalle 11 alle 18 e venerdì 12 dalle 11 alle 15.
Per i pasticceri quindi un indotto da otto milioni. Preferite per oltre la metà degli operatori sono le chiacchiere rispetto ai tortelli. Per una spesa dei clienti, in leggera prevalenza donne, di circa dieci euro. Rispetto a un giorno normale il guadagno sarebbe del 10% in più nelle 2 – 3 settimane vicine al Carnevale, grazie ai prodotti tipici della festa. Per la maggior parte, prima di tutto una festa per bambini, poi per divertirsi e scherzare, ma anche per vivere la città, infine per tradizione e consumismo.
«Ci sono buoni segnali di vendite per la festa di Carnevale – dichiao Alfredo Giordano, presidente del settore rivendite di pane/pasticcerie di Assofood -: i nostri clienti ci hanno prenotato chiacchiere sia fritte che da forno. Non mancano i tortelli ma anche dolciumi assortiti come i cannoncini che completano questa tradizionale ricorrenza».
In Lombardia sono oltre tremila le imprese legate alla festa di Carnevale, 13 milioni l’indotto per i pasticceri. Quasi la metà delle imprese si trova a Milano (1.255 imprese), seguita da Brescia (354) e Bergamo (326). In Lombardia il comparto principale è quello del commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio (1.958 imprese), seguito da commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (493), discoteche, sale da ballo night-club (416) e commercio al dettaglio di torte e dolci (376). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese 2015. Per i pasticceri ricavi da 13 milioni in più nelle tre settimane vicine alla festa, grazie ai dolci tipici.
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