Contro l’abbandono dei rifiuti arriva la “telecamera itinerante”

Il Comune mette in funzione una spy cam, strumento mobile e "mimetizzato" per cogliere gli incivili (ma non solo)

telecamera mini videosorveglianza

Contro l’abbandono di rifiuti e per sanzionare gli incivili, il Comune di Samarate mette in funzione la prima “spy cam”. Uno strumento – itinerante e “mimetizzato” – che servirà anche per altri interventi che richiedano monitoraggi saltuari.

(foto generica)

La telecamera mobile può essere alimentata con energia dalla rete elettrica o anche con batteria (in questo caso con autonomia di tre giorni). Registra le immagini su una MicroSIM, ma in futuro c’è la possibilità di collegare al sistema di sorveglianza. È già entrata in funzione per una verifica di viabilità, con apposito “travestimento”.

«L’abbiamo acquisita principalmente per combattere l’abbandono di rifiuti – spiega il sindaco Leonardo Tarantino –  ma può essere usata per una molteplicità di necessità».  Ad esempio potrà essere impiegata per periodi più o meno brevi in punti dove vengono segnalate violazioni stradali (ad esempio vie secondarie che qualcuno percorre contromano) o anche solo problemi viabilistici da valutare nell’arco di alcuni giorni. «Lo stesso abbandono dei rifiuti poi non è solo quello nei boschi, ma per esempio anche l’uso scorretto dei cestini in ambito urbano».

La telecamera sarà in dotazione all’assessorato al decoro urbano (retto da Enrico Puricelli), mentre eventuali indagini saranno a carico della Polizia Locale, che è titolare dell’autorizzazione ai sensi del regolamento sulla Privacy.

L’amministrazione invita anche i cittadini a collaborare: «È uno strumento utile per monitorare o valutare situazioni particolari di attenzione: anche i cittadini possono richiederne l’uso per problemi che si presentano, facendo richieste all’assessore o al sindaco attraverso canali ufficiali o social».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 04 Febbraio 2016
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