La vecchia fermata della tranvia verrà rimessa a nuovo dagli “umarell della rotonda”
Gli anziani “osservatori” del posto risistemeranno il piccolo immobile ancora in uso per chi prende l’autobus. Il sindaco: “I nostri vecchi memoria storica dei luoghi”

C’è una gang di anziani che si aggira a Cantevria, frazione di Rancio Valcuvia, quando arriva il bel tempo.
Sono gli “umarell” che hanno assistito – lo spettacolo era gratis e per tutta l’estate scorsa – ai lavori per la realizzazione della nuova rotatoria lungo la strada statale 394.
Impiegati, operai, tecnici non più al lavoro che hanno guardato da vicino quelli che al lavoro ci cono ancora, senza risparmiare commenti sull’andamento dell’opera: “Il tubo lo mettono domani”. “No, quell’asfaltatura non mi piace”. “E perché nessuno ridipinge la fermata della tranvia?”.
Ecco, la fermata della vecchia tranvia. Qualche vandalo l’aveva imbrattata con un’offesa indicibile rivolta all’ex ministro Fornero, quella della riforma delle pensioni. Da pochi giorni l’insulto è stato coperto con una mano di vernice gialla. Una brutta scritta, su un immobile di una volta, certo non di quelli classificati “di pregio” ma certamente un vecchio punto di ritrovo di chi prendeva il trenino della Valcuvia e di chi ancora oggi aspetta l’autobus. Un punto visibilissimo per le auto che passano dalla statale (gli ultimi dati disponibili per quel punto parlano di 14.000 veicoli nelle 24 ore in entrambe le direzioni). Un vero e proprio biglietto da visita per il paese, insomma.
Tanto che al sindaco Simone Castoldi è venuta un’idea. Perché non dotare gli anziani di pennello e vernice, scopa e ramazza e far sistemare la fermata dell’autobus? Non solo: perché non trasformare la vecchia sosta che ad oggi ancora dà riparo a chi si muove coi mezzi – e non è neppure piccola – in un punto di ritrovo gradevole almeno alla vista, come fatto in altri paesi della Valle?
L’idea è stata lanciata agli anziani osservatori (rimasti tra l’altro disoccupati con la fine dei lavori della rotatoria) e da questi ultimi accolta con grande entusiasmo: presto il Comune doterà tutti degli strumenti per poter intervenire.
«Ridaremo decoro a questo punto del paese. – ha spiegato il sindaco Simone Castoldi – . L’idea di farci aiutare dagli anziani del posto mi intriga molto perché a dire il vero, oltre che a guardare per tutta l’estate i lavori, hanno davvero dato una mano agli operai: tra i nostri pensionati vi sono veri e propri database dei luoghi in carne ed ossa. Tra essi c’è qualcuno che gravità in passato in comune – se non ex dipendenti – e si sono ricordati tutto di quel punto del paese: dove passano le varie tubature dell’acqua, gli allacciamenti, le pendenze: hanno in qualche modo contribuito, con la loro esperienza, alla realizzazione dell’opera. E ora si meritano un premio». Al lavoro, quindi!
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