Donna partorisce in autogrill
Mamma e bambino stanno bene: il piccolo è un maschio, si chiama Tancredi ed è il terzogenito della coppia
VIDEO – L’intervista al papà del neonato, partorito in autogrill
Si chiama Tancredi, è un bambino in buona salute e non ha voluto aspettare l’arrivo all’ospedale Del Ponte per nascere.
Il neonato è stato partorito dalla sua mamma nel sedile di una BMW davanti all’autogrill di Castronno, sull’autostrada, nella direzione Varese, intorno alle 16 e 30 di lunedì 8 febbraio.
A far nascere il piccolo è stata la mamma Sara aiutata dal papà, Christian Miotello, 38 anni, di Fagnano Olona, con il prezioso apporto dei sanitari del 118 e dell’Sos Malnate: «Mi sono spaventato tantissimo – osserva -. È il nostro terzo figlio e pensavo di farcela ad arrivare in ospedale, ma mia moglie, Sara, continuava a dire “non ce la faccio, devo spingere”. Allora ho accostato e ho chiamato il medico del 118 mentre eravamo qui davanti all’autogrill. Il medico mi ha spiegato che se non aveva il cordone ombelicale intorno al collo potevo tranquillamente accudire il bambino con un asciugamano e aspettare i soccorsi, e così ho fatto. Dopo meno di 10 minuti è arrivata un’ambulanza ed è giunto l’elicottero del 118, ma Tancredi stava bene anche Sara non ha avuto problemi».
La coppia, Cristian Miotello 38 anni e Sara Biffi, 37 anni, ha già due maschietti di 4 e 2 anni. Tancredi è nato mentre i medici in sala parto già stavano aspettando l’arrivo della signora Sara. Alle 17 e 15 l’ambulanza è partita con mamma e figlio, mentre il padre, commosso e ancora sotto choc ci raccontava la sua incredibile avventura. Sul piazzale gli operatori dell’elisoccorso della Soreu dei laghi, dall’altro capo della cornetta quelli che hanno assistito il parto prima dell’arrivo dei mezzi.
«Mia moglie Sara è stata molto coraggiosa – continua Cristian – urlava e soffriva ma è riuscita a fare tutto da sola. Mi sembra incredibile che sia andata così perchè eravamo molto tranquilli e non immaginavamo potesse nascere così in fretta. E’ già il terzo figlio ed eravamo preparati, nemmeno troppo emozionati. Racconterò a mio figlio un giorno che è nato così, con un elicottero sul piazzale e al telefono con i soccorsi…». L’ultimo saluto Cristian lo ha rivolto alla polizia stradale, agli elicotteristi e agli altri soccorritori rimasti sul piazzale mentre correva verso l’ospedale.
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