Maroni: “Faremo verifiche ma riforma va avanti”
Intervento del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in riferimento alla vicenda giudiziaria emersa negli ultimi giorni
«Voglio vederci chiaro, capire cosa sia necessario fare per evitare che succeda ancora in futuro. Faremo tutti gli approfondimenti sulla vicenda e le verifiche nelle strutture ospedaliere e sulle gare. Vi chiedo la massima collaborazione; da parte mia non c’ è altro scopo se non quello di garantire la massima e totale trasparenza». E’ quanto ha detto oggi pomeriggio il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in riferimento alla vicenda giudiziaria emersa negli ultimi giorni, incontrando a Palazzo Lombardia i direttori del sistema sanitario regionale.
STUMENTI CI SONO MA SE C’È DA CAMBIARE LO FAREMO – «Abbiamo già gli strumenti, le regole, le procedure e gli organi di controllo – è stato il ragionamento di Maroni -. La nuova legge istituisce l’Agenzia di Controllo che è indipendente e sarà gestita da rappresentanti delle opposizioni. Salvo intervenire su eventuali lacune, il sistema che abbiamo oggi su appalti pubblici e assegnazioni di servizi è fornito di regole, procedure e sistemi di controllo. Bisogna che siano applicati e rispettati. Nonostante questo – ha aggiunto Maroni – voglio capire da voi quali sono le cose da cambiare. Può darsi che ci siano alcune procedure che, secondo la vostra esperienza, devono essere modificate».
RESPONSABILITÀ DEI DIRETTORI – Maroni ha anche richiamato i direttori alla propria responsabili nelle decisioni: «Dovete fare le scelte – ha detto – in base a ciò che è giusto fare cioè quello che serve ai cittadini. Tutto il resto a me non interessa e non deve interessare neanche a voi».
RIFORMA VA AVANTI – «La riforma – ha aggiunto il presidente – continua nella sua attuazione. Confermiamo tutti gli appuntamenti che ci siamo già dati a partire dal prossimo a Brescia l’11 marzo. Non c’è nessun motivo per ritenere che questa vicenda possa mettere in discussione l’impianto della riforma».
RAPPORTO PUBBLICO-PRIVATO – «Possiamo cogliere anche l’occasione – ha concluso il presidente – per fare una serie di verifiche sull’esternalizzazione di alcuni servizi. Valutiamo se sia utile continuare per questo o per altri servizi. Non ho nulla contro la sanità privata, anzi l’integrazione tra pubblico e privato è una delle modalità con cui si attua il sistema sanitario in Lombardia e funziona bene. Un rapporto equilibrato tra pubblico e privato è fondamentale, sempre alla luce del servizio reso ai cittadini».
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