Per fare più bello il paese si può adottare un’aiuola
Il Comune lancia un nuovo progetto: associazioni, privati e aziende possono prendersi cura di verde e arredo urbano attraverso una convenzione

Rendere più bello uno scorcio di Gemonio adesso è più facile ed è un’operazione alla portata di tutti i cittadini. Grazie a un recentissima delibera, il Comune del sindaco Samuel Lucchini ha infatti lanciato il progetto “Adotta un’aiuola” (o un arredo urbano), attraverso il quale si propone di dare una risistemata a diversi angoli del paese grazie a microconvenzioni con privati, associazioni e aziende.
Pronti-via, gli uffici di Villa Sacchi-Forzinetti hanno approntato un elenco di aree e arredi da sistemare e lo hanno messo a disposizione di chiunque vorrà prendersene cura. «Non è un’idea rivoluzionaria, ma abbiamo cercato di dare un taglio diverso rispetto a quegli enti che di fatto “vendono la pubblicità” sulle rotatorie. Qui conta innanzitutto l’attenzione verso il proprio paese: gli eventuali introiti pubblicitari saranno ridotti, mentre puntiamo di più a una collaborazione che faccia bene a Gemonio» spiega Luca Magnani, consigliere con delega ai lavori pubblici, accompagnato nell’occasione dal vicesindaco Riva. «Sia chiara una cosa: il comune in questo caso non scarica le responsabilità sulla manutenzione del verde urbano; piuttosto propone una strada per migliorare ancora questo comparto. Nel senso che, se alcune parti sono curate dai cittadini, le imprese che hanno l’appalto possono dedicare più tempo ad altri lavori».
Di fatto, chi fosse interessato, può scegliere da un “catalogo” disponibile in Comune l’aiuola o l’arredo da accudire. Con la domanda da depositare negli uffici è necessario segnalare la modalità di azione (per esempio: piantare un determinato arbusto, sostituire un cordolo…), proporre uno scambio di servizi, un’eventuale pubblicità e altro ancora. La durata di ogni singola convenzione sarà stabilita di volta in volta, a seconda delle necessità: «La nostra intenzione – prosegue Magnani – è quella di lasciare un’ampia possibilità di scelta, proprio per coinvolgere un alto numero di soggetti interessati».

Si va così da “microaiule” da 3/4 metri quadrati, ad aree più estese come la cosiddetta “biscia dei Martitt” (una doppia curva che si trova poco sopra le scuole elementari) fino alla più impegnativa riqualificazione e manutenzione del piazzale della stazione Nord (nella foto). E poi ci sono diverse bacheche da sistemare o sostituire, le fioriere e le panchine di piazza Vittoria e altro ancora. «Con questa manovra abbiamo l’ambizione di ampliare ancora di più il dialogo con i cittadini» concludono Magnani e Riva. Si comincia da qui, ma nel frattempo si pensa di lanciare una seconda proposta alla gente: gli orti urbani. Ma per questi ci vuole ancora un po’ di tempo.
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