Poste Expo: “In primavera l’area sarà di nuovo fruibile”
Lo assicura l'assessore regionale Francesca Brianza dopo il sopralluogo sul cantiere: "I lavori procedono come da programma"

«Lo smantellamento dei padiglioni procede come da cronoprogramma e in primavera l’area potra’ di
nuovo tornare a essere fruibile da tutti i cittadini. E’ fondamentale tenere accesi i riflettori su quest’area, perche’ non si perda la memoria di quello che e’ stato Expo e di quello che ha rappresentato per i milanesi e i lombardi». Lo ha dichiarato l’assessore regionale al Post Expo e Citta’ metropolitana Francesca Brianza, al termine del sopralluogo, oggi, al cantiere di Expo, dove e’ in corso lo smantellamento dei padiglioni dei Paesi che hanno partecipato all’Esposizione universale del 2015.
FAST-POST EXPO – A tre mesi dalla chiusura del sito, si parla sempre piu’ concretamente della fase ‘Fast-Post Expo’. Procedono infatti spediti, anche grazie alla clemenza del meteo, i lavori per rendere rivivibile l’area nel piu’ breve tempo possibile. Area che, ammonisce l’assessore Brianza, «non deve essere abbandonata nemmeno per un minuto».
CULTURA,SPORT E ALIMENTAZIONE:GRANDE ATTENZIONE ALL’AREA – La fase del fast-post Expo vedra’ interessata l’area del Cardo con l’albero della Vita e il grande tetro all’aperto da 12.000
posti. «Diverse realta’ hanno dimostrato interesse per quest’area – ha proseguito l’assessore -, dalla Triennale, che esporra’ in alcuni padiglioni il gruppo di mostre ‘City After the City, organizzate per la XXI edizione internazionale della Triennale di Milano, alla Scala, che sta mettendo in cantiere proposte
molto allettanti. Si pensa – ha aggiunto – di far convergere sull’area anche eventi sportivi di grande richiamo, senza pero’ dimenticare il filo conduttore che ha caratterizzato tutta l’Esposizione universale, legato al tema dell’alimentazione e a ‘nutrire il pianeta’. Largo quindi ai produttori agroalimentari e vitivinicoli – conclude l’assessore – che, nella nuova area riqualificata, troveranno spazio e attenzione».
IL PROGETTO – Il progetto finale di riqualificazione dell’area
prevede interessanti scenari, che vedono al centro la
realizzazione del campus universitario e del polo di ricerca.
Dei 52 padiglioni che si affacciano sul Decumano circa 10 sono
in fase di smontaggio e verranno riassemblati nei Paesi di
appartenenza, mentre un’altra decina rimarra’ nell’area. I lavori
di smantellamento dei padiglioni rimanenti sono a buon punto,
assicura l’ingegnere capo dei cantieri Romano Bignozzi, premiato
con l’Ambrogino d’oro 2015, e si prevede che, gia’ entro la fine
di febbraio, gran parte dei lavori potranno essere ultimati.
Entro il 31 maggio, assicura Bignozzi, il sito sara’
completamente sgombro.
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