Uboldo civica: “Inchiesta sul consorzio cev: serve vera concorrenza”

Nota del gruppo civico in consiglio comunale

uboldo civica

Riceviamo e pubblichiamo

Ieri su alcuni giornali e telegiornali è stata diffusa la notizia di un’inchiesta sul Consorzio Energia Veneto (CEV) di Verona, che ha portato agli arresti domiciliari di cinque persone fra imprenditori del settore energetico e professionisti. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e del procedimento di scelta del contraente nell’ambito di tre appalti per la fornitura di energia, che in totale ammontano a circa 1,3 miliardi di euro.

L’ipotesi accusatoria contesta una “perfetta identità” tra il Consorzio CEV, che agiva come stazione appaltante nelle gare per la fornitura di energia a più di 1000 comuni, e le imprese che vincevano gli appalti, fra cui la Global Power Service. Tale società è controllata al 12% dal CEV e all’80% dalla E-Global Service, riconducibile a G.Z., ora agli arresti domiciliari, che occupava sia la carica di presidente del consiglio di amministrazione della Global Power che quella di direttore del Consozio Anche il Comune di Uboldo aveva aderito al Consorzio CEV, che sotto l’attuale Amministrazione attraverso la Global Power Service ha prima progettato l’intervento di riqualificazione energetica dell’illuminazione pubblica – in corso di realizzazione in questi mesi – e poi vinto la gara d’appalto (unica società partecipante). Inoltre CEV e Global Power Service hanno anche realizzato lo studio di   fattibilità per la riqualificazione energetica degli stabili comunali, la cui gara, limitatamente alle scuole, si sta svolgendo in questi giorni.

Uboldo Civica ha segnalato mesi fa la particolarità di una società che prima elabora il progetto per conto del Comune e che poi partecipa – da sola – e vince gli appalti per la realizzazione di quel progetto. Ecco cosa abbiamo scritto il 15 ottobre 2015.

«Anzitutto segnaliamo che anche in questa occasione, come per altri bandi di una certa importanza, ha partecipato una sola società, la stessa che ha realizzato gli studi preliminari e il progetto di gara su mandato del Consorzio CEV, che ne detiene quote di partecipazione per il 12%. Ciò è già piuttosto anomalo. La stessa società ha prodotto anche gli studi per la riqualificazione energetica degli stabili comunali ancora non appaltata, sulla quale Uboldo Civica ha presentato numerose osservazioni. Questa particolare situazione ha determinato un ribasso d’asta, cioè il risparmio per il Comune dovuto alla concorrenza, solo del 2%: praticamente nulla!»

Gli appalti del Comune di Uboldo non sono coinvolti nell’inchiesta, ma a prescindere dalle responsabilità penali, per le quali vale la presunzione di innocenza, l’inchiesta solleva una questione politica rilevante anche per il nostro paese: come Uboldo Civica ha sempre affermato, nelle gare d’appalto deve esserci vera concorrenza (più di un partecipante) e una netta separazione fra il progettista o la stazione appaltante, da un lato, e i partecipanti alla gara, dall’altro. Solo così potranno essere efficaci e portare concreti vantaggi ai cittadini.

Sfortunatamente l’attuale Amministrazione si è sempre dimostrata sorda e disattenta ai nostri richiami. Ora una domanda: l’inchiesta sul Consorzio CEV e sulla Global Power Service avrà conseguenze sulla prosecuzione dei lavori per la nuova illuminazione pubblica?

Uboldo civica

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Febbraio 2016
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