Ventisette profughi a Villa Letizia: “Possono essere una grande risorsa per il paese”
Alcuni cittadini sono contrari alla loro presenza in paese ma Simone Maritan della cooperativa Agrisol spiega che il loro arrivo non rappresenta costi per il comune

Sono arrivati martedì 2 febbraio, i ventisette richiedenti asilo a Villa Letizia, ospitatai dalla Caritas di Como e dalla Cooperativa Agrisol di Ferrara. Una notizia diffusa da tempo in paese, tanto che che sono stati fatti incontri e serate informative per spiegare ai cittadini quello che succederà durante l’accoglienza ai profughi.
C’è però chi non è d’accordo e ha creato un comitato civico, “Caravate sicura”, che domenica 7 febbraio ha organizzato una manifestazione contro “la permanenza e il pubblico mantenimento degli asilianti nella proprietà Villa Letizia”. Una notizia insomma, che ha allarmato diversi cittadini del paese.
“Bisogna fare attenzione a non strumentalizzare questa cosa – spiega Simone Maritan, rappresentante della Cooperativa Agrisol -. L’accoglienza ai profughi funziona in questo modo: come cooperativa abbiamo vinto un bando della prefettura che ci permette di garantire la loro accoglienza. Riceviamo 34 euro al giorno per ogni persona ospitata ed è una cifra che copre tutte le spese. I profughi ricevono 2,50 euro al giorno e nient’altro. Questo significa che il comune non spende dei soldi per i profughi, al contrario potrebbe averne delle risorse”.
Come è già successo in altri comune infatti, i richiedenti asilo vengono coinvolti in progetti di pubblica utilità che possono aiutare il comune, senza che questo tocchi le casse dell’amministrazione. “A Maccagno aiutano a pulire le strade due volte la settimana ma gli esempi possono essere diversi”, continua Maritan che ha gestito l’accoglienza anche per i profughi arrivati al Pradaccio di Laveno Mombello, a Maccagno, Luino..
Simone Maritan inoltre, sottolinea che la presenza dei profughi ha già creato indotto sul territorio. “Negli ultimi mesi abbiamo ristrutturato Villa Letizia e questo ha visto coinvolta la manodopera del territorio, abbiamo distribuito voucher per novemila euro. Inoltre, la struttura ospiterà anche due persone italiane in difficoltà e diventerà una mensa per le persone disagiate offrendo pasti, a pranzo e a cena, per una decina di persone”.
Maritan, che collabora da anni con la Caritas, sottolinea inoltre: “L’accoglienza dei profughi non sostituisce il nostro impegno verso le altre persone, tutti i servizi da noi attivati continuano ma quella dei profughi è un’emergenza che va affrontata”.
A Villa Letizia i richiedenti asilo, che hanno dai 17 ai 30 anni e arrivano da Senegal, Pakistan, Nigeria avranno vitto e alloggio e per sei mesi seguiranno lezioni di italiano ed educazione civica. Dopo questo primo periodo avranno la possibilità di essere inseriti a livello lavorativo e sociale.
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