Viale Cadorna, replica del sindaco di Legnano all’ex sindaco di Cerro Maggiore
Alberto Centinaio replica ad Antonio Lazzati

Nota del sindaco di Legnano Alberto Centinaio
«Da alcuni giorni la vicenda relativa alla riqualificazione e messa in sicurezza di viale Cadorna – interventi programmati dalla Giunta comunale in attuazione del Piano Generale del Traffico Urbano votato all’unanimità dal Consiglio comunale di Legnano – sta progressivamente occupando l’attenzione di molti osservatori. Non mancheranno, nei prossimi giorni, occasioni ufficiali per il confronto sul progetto in corso di realizzazione. Per quanto di mia competenza non mancherò, in quelle sedi, di esprimere le mie opinioni e le proposte migliorative. Voglio però, in questa occasione, limitarmi ad una riflessione che nasce spontanea dopo la lettura di un recente comunicato stampa che porta la firma, tra gli altri, dell’ex sindaco di Cerro Maggiore, Antonio Lazzati. In un passaggio di una querelle politica con l’attuale primo cittadino cerrese, pone un interrogativo che merita di essere evidenziato: «Oltre a creare serie difficoltà alla viabilità dei Comuni limitrofi, non viene il dubbio che questa “strozzatura” sia un pretesto contro IKEA, creando un traffico congestionato invece di accogliere proposte che includevano soluzioni viabilistiche migliorative anche per un eventuale insediamento commerciale?».
L’intervento dell’ex sindaco da un lato mi fa piacere, dall’altro mi indigna. Mi fa piacere perché Lazzati ha ben compreso una delle ragioni che hanno portato tutto il Consiglio Comunale di Legnano ad avallare un’ipotesi di rifacimento del Cadorna finalizzata innanzitutto a mettere in sicurezza e ad evitare di trasformare il nostro territorio e le nostre strade in un’arteria di servizio per iniziative promosse e gestite a danno del nostro Comune.
L’indignazione nasce invece dal fatto che quelle affermazioni arrivano dalla stessa persona che ha imposto il progetto IKEA rifiutando, sempre e comunque, di accettare che il progetto fosse vagliato e condiviso da un tavolo sovra comunale. E’ per questo motivo che in più occasioni abbiamo chiesto di sedere al tavolo dell’accordo di programma per IKEA ed è per questo stesso motivo che il TAR recentemente ci ha dato pienamente ragione obbligando il Comune di Cerro Maggiore, se mai dovesse riattivare il progetto, a coinvolgere anche Legnano al tavolo per l’accordo di programma.
Oggi, sulla vicenda Cadorna, Lazzati candidamente ammette che l’insediamento commerciale IKEA, da lui fortemente voluto, sostenuto, caldeggiato, aveva nel suo DNA di utilizzare viale Cadorna, e dunque, la città di Legnano, quale valvola di sfogo dell’immane traffico che ne sarebbe derivato.
Ed è quantomeno assurdo che le proposte di concertazione sovra comunale vengano da parte di chi, per anni, ha escluso da ogni tavolo del dialogo tutti gli interlocutori interessati dalla vicenda Ikea.
Di viale Cadorna insomma si può e si deve parlare, ma con coerenza e rispetto dei fatti e delle persone».
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