Addio parcheggio, Fontana rinuncia al progetto
La prefettura di Milano ha inviato una interdittiva antimafia al comune che impedisce a Palazzo Estense di firmare il contratto di appalto

La giunta comunale blocca il parcheggio alla Prima Capella: la decisione è stata presa perchè una interdittiva antimafia della Prefettura di Milano impedisce alla ditta che ha vinto l’appalto di realizzare l’opera. Il sindaco Fontana, uscendo dalla giunta, afferma però che il progetto è ancora valido e politicamente ritenuto una buona idea da questa amministrazione.
Tuttavia non si potrà costruire nulla fino alle elezioni e anche oltre; almeno fino a quando non sarà sbrogliata la matassa amministrativa e penale che riguarda la ditta che legittimamente ha vinto l’appalto per costruire il silos da 91 posti, ma che non ha il nullaosta antimafia.

Il sindaco Fontana intende far passare questo messaggio: «Non è una marcia indietro, ma ci dobbiamo fermare. Sarà un periodo per fare delle nuove verifiche con la città e per capire come si voglia precedere. Chi verrà dopo di noi una volta chiarita la questione amministrativa, potrà decidere che fare».
«L’interdittiva antimafia della Prefettura di Milano sulla ditta vincitrice dell’appalto ci impedisce di sottoscrivere il contratto – sottolinea il sindaco Attilio Fontana a conclusione della giunta -, ma lascia aperte le possibilità alla nuova amministrazione comunale, qualunque essa sia. La nuova amministrazione si troverà infatti nelle migliori condizioni possibili: non ha alcun vincolo contrattuale, e se vorrà, raccontando la verità e andando a presentare la realtà, potrà chiedere ai cittadini di esprimersi.
Credo anzi che su questo argomento anche la sinistra abbia un ripensamento – continua Fontana – se è vero che il presidente della Provincia, all’ultima riunione del Collegio di vigilanza, avendo la possibilità di bloccare l’opera sfilandosi dall’Accordo di programma, ciò non ha fatto, ma ha condiviso le finalità dell’Adp, dando di fatto parere favorevole».
L’interdittiva riguarda la Finteco Srl. La conformità dell’impresa fu messa in dubbio già nel 2014, da una interrogazione del capogruppo del Pd Fabrizio Mirabelli. Ieri sera la giunta si era riunita per esaminare il provvedimento. “Ma non volevamo effettuare la revoca – chiarisce il vicesindaco Mauro Morello – bensì solo analizzare la situazione e iniziare la discussione”.
Proprio ieri è arrivata la seconda interdittiva sulla Finteco Srl, dopo quella del 2012, in cui la Prefettura di Milano avvertiva che la ditta non era in linea con le direttive di legge per dare vita a un lavoro con la pubblica amministrazione. La Finteco srl aveva però vinto un ricorso al tar. La novità è che vi è stata anche una condanna in appello per l’ex titolare. E’ tuttavia molto probabile che anche questa volta farà ricorso. Ha 60 giorni di tempo. Senza revoca, la prossima giunta si troverà comunque sul tavolo una decisione da prendere.
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