Caccia e pesca, i controlli restano alla Provincia
Ma il consigliere delegato Mirabelli chiede alla Regione che assieme alle competenze vengano dati anche i fondi per la copertura dei costi
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«Caccia e pesca: la vigilanza torna in capo alle Province, ma Regione deve compiere un atto di responsabilità, perché non può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini».
E’ questo il commento del Consigliere provinciale alla Sicurezza Fabrizio Mirabelli davanti alla decisione del consiglio regionale.
«E’ un anno che Regione Lombardia ci prende in giro – continua Mirabelli – Dal luglio scorso infatti le competenze relative a caccia, pesca, agricoltura e controllo del territorio sono passate al Pirellone. Una scelta quella di Regione Lombardia differente da quella che hanno fatto per esempio, Piemonte e Veneto (quest’ultima governata da Luca Zaia, leghista proprio come Roberto Maroni) e che ha pregiudicato sia la serenità dei lavoratori, costretti a prestare servizio con questa spada di Damocle sopra le testa di non conoscere il proprio futuro, sia la qualità e la quantità dei servizi.
Una decisione che ha inciso soprattutto su una serie di attività specifiche svolte dalla Provincia, ovvero le operazioni anti bracconaggio e gli interventi in caso di incidenti con fauna selvatica».
Quella di Regione è una decisione che non lascia per nulla tranquillo il Consigliere Mirabelli, il quale teme che «questa decisione si possa trasformare in un’ulteriore presa in giro, visto che il Pirellone restituisce alle Provincie la funzione, ma pretende di pagare solo una parte di agenti in servizio. Se davvero ciò accadesse sarebbe un grandissimo problema per tutto il nostro territorio, poiché dei 18 agenti operativi, solo a 13 verrebbe garantito lo stipendio. Una situazione insostenibile, visto che stiamo parlando di una provincia, quella di Varese, che ha un territorio molto grande e complesso da controllare e per il quale le forze attualmente operative sono appena sufficienti. Pensare di poter garantire i medesimi servizi in termini di quantità e qualità con ben 5 agenti in meno è una vera follia. L’auspicio è che Regione si rende conto dei danni arrecati sino ad oggi a causa delle decisioni assunte e come Provincia faremo tutto il possibile affinché vengano garantiti da parte del Pirellone i fondi necessari per pagare tutto il personale oggi in servizio».
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