Davies si trasforma in Dunston, la Openjobmetis batte anche Trento
Una prova eccellente del pivot (27 punti, 16 rimbalzi, 3 stoppate) e una serie di canestri pesanti permettono a Varese di mettere quasi al sicuro la salvezza (96-82). Preso Bezbradica per la Coppa
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E questa volta, sono solo applausi per la Openjobmetis: la squadra di Moretti, in continua emergenza (oggi out Varanauskas) batte per la prima volta in due anni Trento e compie forse il balzo decisivo in zona salvezza. Prova davvero collettiva quella che porta al 96-82 finale, con un MVP indiscusso, Brandon Davies: il pivot, stimolato dal confronto con il “totem” Julyan Wright, sfodera una prova “alla Dunston” guidando la squadra in attacco (27 punti, 13/16 da 2), a rimbalzo (16) ma pure in difesa (3 stoppate) e dando al resto della truppa la spinta necessaria a superare l’ostacolo. Ma Davies non è stato solo: tutti, ma proprio tutti gli uomini di Moretti hanno dato risposte positive, con Wright a smazzare 10 assist, Wayns bravo a frenarsi in attacco prima di scatenarsi nel finale e Kangur eccellente sui due lati del campo.
A proposito del finale, vale la pena dare un’occhiata a un paio di dati che spiegano perfettamente dove Varese ha saputo dare il pugno del ko ai trentini: 33 punti segnati con un pazzesco 6/7 da 3 punti (nei 40′ la Openjobmetis ha tirato con il 57% dall’arco…) e con un altrettanto notevole 6/8 da due. Mazzate vere per una Dolomiti che forse non si aspettava una potenza di fuoco simile da una Varese che troppo spesso ha peccato di black out durante i quattro quarti di gara. Stavolta invece la luce non si è mai spenta, e forse l’autostima degli uomini di Moretti, cresciuta grazie ai successi con Torino e Gaziantep, ha dato una mano a livello di cinicità e concretezza. Mercoledì dicevamo: “vincere aiuta a vincere”, e crediamo di aver avuto ragione.
E alla fine di una giornata fatta di partite molto equilibrate, la vittoria contro Trento vale davvero una bella fetta di salvezza: Torino ha portato Milano al supplementare prima di perdere, e anche Pesaro e Capo d’Orlando sono scivolate in volata. Finalemente la situazione di classifica è più tranquilla: per altri traguardi italiani è tardi, ma intanto Varese ora può davvero fare un pensierino alla Coppa. E per questo da martedì dovrebbe essere a disposizione anche il 22enne Nemanja Bezbradica, serbo di 2,06 prelevato da Mostar. Tentar non nuoce.
COLPO D’OCCHIO – Buon pubblico a Masnago pur senza pienone per assistere a una partita tutt’altro che semplice alla vigilia: quasi 4mila le persone sugli spalti, con piccola ma rumorosa rappresentanza trentina nella “gabbia”.
PALLA A DUE – Non c’è Ovidijus Varanauskas a referto per la Openjobmetis, a causa di un problema a una mano. Sulla panchina opposta rimane invece imbullonato il lungo Berggren, che in teoria è a disposizione ma non fa neppure riscaldamento. A sorpresa il pivot titolare è Campani con Davies tenuto di riserva; Buscaglia mette subito la coppia di lunghi temutissima, Pascolo-Wright.
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LA PARTITA – Inizio spalla a spalla che dura poco sul parquet: Trento fa subito valere la superiorità a rimbalzo e trova nelle mani felpate di Sanders e Wright le armi per scappare subito a +10. Davies è subito reattivo quando Moretti lo mette in campo ed è lui a convertire un assist di Wayns per il 17-25 del 10′.
Nel secondo periodo il protagonista è Kangur, che si carica la squadra sulle spalle e propizia il pareggio a quota 35. Trento prova la seconda spallata, con qualche fischio arbitrale che fa inviperire il pubblico, ma alla seconda sirena (penetrazione vincente di Wayns) l’equilibrio è quasi perfetto, 40-41.
Il terzo quarto è un botta e risposta spettacolare: da una parte Pascolo è inarrestabile, dall’altra Davies domina nel pitturato e trova il supporto dei compagni. I ritmi paiono troppo alti per quelli a cui può reggere la Openjobmetis e infatti la Dolomiti torna ad allungare fino a +8 con le triple di Forray e Poeta. Però Varese ha il merito di recuperare subito con Ferrero e Davies e di tornare avanti con Campani, anche se alla mezz’ora Pascolo segna il 63-64 sulla sirena.
IL FINALE – Ma la Openjobmetis ha tenuto una bella scorta di munizioni per il momento decisivo e questa volta le spara con precisione. Davies è subito reattivo ma è Cavaliero con due triple in pochi istanti ad aprire il break: Trento sembra incredula, rientra una prima volta ma poi subisce due canestri di Davies che valgono il +7. Il pivot è un fattore anche in difesa, mentre in attacco Cavaliero sgancia la terza bomba e anche Wayns diventa implacabile dall’arco; il pubblico fiuta la vittoria, si alza, canta e non si siede più come il resto della squadra. Ancora Wayns, ancora Davies, ancora Kuksiks in entrata e la Dolomiti non c’è più: 96-82, la salvezza è davvero vicina.
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