“Dobbiamo evacuarli tutti! Madaya è un inferno”
Sos Villaggi dei Bambini riesce ad evacuare una bambina gravemente ferita da Madaya
![Varie Estero](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2016/03/varie-estero-527647.610x431.jpg)
SOS Villaggi dei Bambini, che sta operando, da tre mesi, a Madaya (città siriana assediata) in collaborazione con la SARC (Mezzaluna Rossa Araba Siriana), è riuscita ad evacuare una bambina gravemente ferita di cinque anni, Rama, il suo fratellino di 18 mesi e Salma, la loro mamma. La ragazza è stata colpita da diversi colpi di pistola mentre andava a scuola ed è ora ricoverata presso l’ospedale di Kafarsouseh, a Damasco. Le cure sono seguite e interamente pagate da SOS Villaggi dei Bambini. E’ stata in terapia intensiva ma le sue condizioni stanno ora migliorando.
“Rama è nata nel 2011, data in cui iniziò la guerra. Un giorno mio marito non è più tornato a casa. Ero incinta di Samer. Non so ancora oggi cosa gli sia capitato. Da quel giorno non ho più potuto pensare a me stessa, solo a loro. Ogni giorno ho lottato per proteggere i miei figli. Il 24 marzo Rama stava andando a scuola. Un cecchino l’ha gravemente colpita. Stava rischiando di morire qui. L’ho portata dall’unico chirurgo vicino, era un veterinario. L’unica possibilità era l’evacuazione. Qualcuno mi informò che sarebbe arrivata un’ambulanza della SARC e che SOS Villaggi dei Bambini si sarebbe occupata di tutte le cure mediche. Così è stato. Mia figlia ha subito molti interventi chirurgici per poter fermare l’emorragia e rimuovere i frammenti dei proiettili. Ora sta bene e potrà di nuovo correre e saltare. Tutti i bambini dovrebbero lasciare Madaya. Si muore di fame a Madaya. Nessuno riusciva più a conservare il cibo per l’inverno e venivano mandati i bambini tra i boschi, sulle montagne per poter contrabbandare pane e zucchero. I bambini potevano muoversi rapidamente, senza catturare l’attenzione dei cecchini. Per un po’ è stato possibile approvvigionarsi poi è arrivato l’inverno. Tanta gente è morta di fame. E’ un inferno!” – racconta Salma a un nostro collaboratore.
“L’evacuazione di questa donna e dei suoi due bambini, da Madaya, è un importante passo avanti nei negoziati per il trasferimento sicuro dei bambini dalle aree assediate in Siria. Questa evacuazione è solo l’inizio di un lungo cammino per proteggere tanti altri bambini siriani. I diritti dei bambini non sono negoziabili. Non è accettabile, né in guerra né in pace, che i bambini patiscano la fame, la mancanza di cure, di istruzione e assistenza. Stiamo continuando a lavorare a stretto contatto con la SARC per negoziare l’evacuazione di altri bambini e ragazzi feriti, quelli più vulnerabili e quelli non accompagnati da Madaya, Kafaya e Foah. Chiediamo a tutte le parti di consentire l’accesso degli aiuti umanitari e l’evacuazione dei bambini più vulnerabili. Il prossimo passo è quello di garantire che questi bambini ricevano assistenza medica e nutrizionale e vengano collocati in un ambiente che garantisca loro cura e protezione. Ringraziamo tutti coloro che sono impegnati nei negoziati, la SARC e le Nazioni Unite” – dichiara Alia Al-Dalli, Direttore Internazionale per il Medio Oriente di SOS Villaggi dei Bambini.
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