Firmato l’accordo per “L’accademia del buono e del bello”
Il comune di Varese firma con la Fondazione Marchesi l'accordo per l'utilizzo di villa Mylius come tempio della cultura del gusto
«Benvenuta all’Accademia del buono e del bello, ora può partire l’iter per l’aggiudicazione dei lavori». Il sindaco Attilio Fontana e il maestro Gualtiero Marchesi (nella foto) si sono incontrati questa mattina dopo la firma tecnica della Convenzione per la concessione di Villa Mylius alla Fondazione Marchesi, dopo che a dicembre era stato siglato l’Accordo di Programma con Regione Lombardia.
«Abbiamo firmato la convenzione con la fondazione e soprattutto con il maestro Marchesi – spiega il sindaco – per creare la scuola di cucina, d’arte, di tante bellezze che saranno presenti in un’altra “bellezza” che è Villa Mylius. La procedura, il cosiddetto iter burocratico, si è concluso e a questo punto si darà il via libera all’attività davvero concreta. Presto verrà bandita la gara per l’affidamento dei lavori. Credo che sarà un’iniziativa molto importante, con la scuola, a conclusione di un percorso formativo. Alta qualità quindi, basta vedere cosa sta facendo Marchesi altrove, penso ad esempio a Parma».
«Sono anni che il sindaco e il Comune lavorano assiduamente per dare una casa adeguata alla nostra Fondazione – spiega il vicepresidente della Fondazione Marchesi Enrico Dandolo – A Milano, già da due anni, diamo spazio alla cucina come forma di creatività mettendo in parallelo tutte le arti e facendo anche divulgazione e promozione per i bambini, soprattutto con la musica, e i risultati sono notevoli. Spero che la Villa possa avere anche uno spazio parcheggio, visti i numeri di Milano. L’ultima mostra ospitata ha portato 15 mila visitatori».
Per il parcheggio, il sindaco ha precisato che il progetto preliminare, che è già pronto, sarà «naturalmente valutato e vagliato dalla nuova amministrazione».
«La convenzione è un esempio di sinergia tra pubblico e privato – ha precisato il segretario generale del comune di Varese, Francesco Tramontana – ci saranno anche agevolazioni tariffarie per gli studenti varesini e lombardi, visto l’accordo di programma tra gli enti».
In particolare, il 30% dei posti a disposizione saranno per cittadini lombardi, e il 10% di sconto verrà applicato sui costi dei corsi di alta formazione (ogni corso conterà 20 iscritti, «i costi dei corsi dipenderanno anche da quanto bravi saremo come fondazione a coinvolgere le aziende primarie agroalimentari che già si dicono interessate» ha precisato Dandolo.
Varese è stata scelta dall’Accademia per la sua posizione strategica. «Gualtiero Marchesi lavora in ambito internazionale – ha concluso Dandolo – abbiamo stretto accordi con fondazioni e scuole da Tokyo a Chicago. Varese è facilmente raggiungibile da Malpensa, è un tutt’uno con Milano, ma nello stesso tempo, rispetto a Milano dove eventi e iniziative sono moltissimi, qui abbiamo trovato tanto interesse ed entusiasmo».
A dare il via concreto al progetto è stato, alla fine, il lapidario commento di Marchesi all’accordo: «Sono felice dell’operazione, ora passiamo agli aspetti organizzativi: la cucina è arte, l’arte nelle arti».
COME DIVENTERA’ VILLA MYLIUS
Oltre alle sale di formazione e dimostrazione per cuochi, Villa Mylius avrà sale per esposizioni fruibili al pubblico al piano terra, tra cui una mostra permanente dedicata alla cucina italiana e all’esperienza di Gualtiero Marchesi, una biblioteca con i testi di gastronomia, una sala per la musica.
Nei piani superiori avranno spazio le sale corsi: al primo piano quelle di cucina, con attrezzature e spazi necessari, al secondo quelle per i corsi più teorici: destinati prinbcipalmemnte all’alta formazione, ma saranno organizzati – come già nella sede milanese di Bonvesin de la Riva – anche corsi gourmet, soprattutto serali, aperti a tutti.
Per i tempi, come ha precisato il dirigente del comune Franco Andreoli «si avrà la gara per l’aggiudicazione dei lavori con affidamento probabile entro la primavera 2017. Dopodichè i lavori dovrebbero essere realizzati in circa 18 mesi. Il termine previsto è nell’estate 2018».
Il costo complessivo degli interventi di ristrutturazione è pari a 6.450.600 euro, la cui copertura è garantita da Regione Lombardia, per un importo massimo di 3.225.000 euro e comunque non oltre il 50% dei costi sostenuti; dal Comune di Varese per 1.725.600 euro; da Fondazione Cariplo per 1.000.000 euro; dalla Fondazione Gualtiero Marchesi per 500.000 euro.
Il progetto prevede, di massima, una serie di interventi: consolidamento strutturale di solai e murature; adeguamento funzionale degli spazi interni mediante inserimento di nuovi vani scale e ascensori/monta carichi e formazione di vani tecnologici; risanamento o rifacimento di intonaci interni ed esterni ammalorati e formazione di nuova zoccolatura esterna in pietra; rinnovo del manto di copertura e della orditura primaria del tetto, nonché sistemazione di canali e pluviali ; risanamento conservativo di pavimenti in legno, pavimenti in seminato alla “veneziana”, soffitti a cassettoni, scale e parapetti in legno, decorazioni pittoriche e a stucco, serramenti interni ed esterni, arredi fissi; sostituzione di infissi esterni ed esterni, qualora non recuperabili, e fornitura di nuove porte interne per bagni, vani tecnici e vani scala, queste ultime di tipo taglia fuoco; realizzazione di nuovi bagni, anche per disabili, completi di tutti gli impianti; nuova formazione di impianto elettrico, impianto trasmissione dati, impianto telefonico, impianto di rilevazione incendi, impianto antintrusione, impianto idrico sanitario, impianti di riscaldamento e di climatizzazione, impianto di raccolta delle acque reflue; nuovo allacciamento alla fognatura comunale e alle reti gas, idrica elettrica e telefonica; fornitura di attrezzature, arredi fissi e mobili necessari alle attività da insediare. Gli interventi di ristrutturazione saranno effettuati dal Comune di Varese che assumerà il ruolo di stazione appaltante.
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