Gay Pride? Il 18 giugno a Varese ci sarà anche “Orgoglio etero”
È il nome dell'iniziativa voluta dai consiglieri provinciali di minoranza Galparoli e Longhin "per ribadire il concetto di famiglia naturale e riequilibrare il concetto di diritti e doveri”

Il prossimo 18 giugno è stato organizzato il primo Gay Pride a Varese, con la regia del Coordinamento Varese Pride e le relative polemiche dopo il no al patrocinio arrivato dalla giunta comunale di Varese.
Mercoledì 2 marzo il presidente della Provincia Gunnar Vincenzi ha annunciato che l’ente Provincia concederà il patrocinio, e pronta arriva la risposta di Piero Galparoli e Giuseppe Longhin, capigruppo in consiglio provinciale dei gruppi Liberi per la Provincia e Lega Nord Lega Lombarda: «Organizzeremo per il 18 giugno un evento chiamato “Orgoglio Etero”. Sia chiaro che l’organizzazione di questo evento non è per metterci in contrapposizione ad un modo di essere non nostro – spiega Galparoli, cercando una giustificazione a quella che evidentemente è una provocazione politica -, ma per valorizzare quella condizione di etero che negli ultimi anni è percepita, assurdamente, come negatività».
Galparoli e Longhin annunciano la richiesta del patrocinio della Provincia per il loro evento, lanciando un messaggio a Vincenzi e alla maggioranza di Villa Recalcati: «Siamo venuti a conoscenza della concessione del patrocinio da un quotidiano on line, noi chiediamo ufficialmente il patrocinio alla Provincia e pretendiamo che sia il consiglio provinciale a deciderlo. L’imposizione del presidente Vincenzi, senza una condivisione in consiglio, senza una delibera di giunta è l’ennesimo atto arrogante dovuto non alla determinazione e alla forza dell’uomo ma al fatto di non avere più una maggioranza, mi chiedo cosa avrebbero votato i consiglieri del NCD Giorgio Ginelli e Marco Magrini e come si sarebbe comportato il consigliere Alberto Tognola in caso di non concessione del patrocinio. Orgoglio Etero del 18 giugno sarà l’occasione per ribadire il concetto di famiglia naturale e riequilibrare il concetto di “diritti e doveri” che oggi è a sfavore della famiglia naturale sia sotto l’aspetto morale che sotto l’aspetto legislativo».
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Ad una manifestazione che ritengo essere una pagliacciata festosa e non-sense si aggiunge un’altra manifestazione che ritengo essere completamente priva di senso.
In pratica si manifesta in base a come si fa sesso a letto. Da dementi.