I frontalieri scendono in piazza: manifestazione il 2 aprile
L'Associazione Frontalieri Ticino lancia la sfida: "In piazza non meno di 5000 persone" per dire no a doppia tassazione e pagamento della sanità

Una grande manifestazione per dire no alla doppia tassazione, al “pagamento iniquo della sanità” ma anche per contarsi e dare visibilità a una preoccupazione che ogni giorno diventa più concreta nel popolo dei frontalieri italiani che lavorano in Svizzera.
La manifestazione, promossa dalla neocostituita Associazione Frontalieri Ticino, è in programma tra un mese, sabato 2 aprile a Lavena Ponte Tresa. Le autorizzazioni, già avute in via informale, oggi state richieste ufficialmente e gli organizzatori sono determinati a portare in piazza almeno 5000 persone.
“Sarà una manifestazione importante ma pacifica – spiegano gli organizzatori – faremo sentire la nostra voce”.
Il programma di quello che si annuncia come un vero e proprio evento – dopo il Frontaday dello scorso 30 gennaio, e le tante assemblee che si stanno organizzando in queste settimane – prevede il raduno dei partecipanti alle 14,30 e poi una sfilata con striscioni e fischietti fino alla dogana di Ponte Tresa.
I promotori della manifestazione vorrebbero concludere la giornata di protesta con un’assemblea con politici e sindacati, a cui saranno invitati tutti i sindaci della zona di frontiera, la comunità Montana del Piambello e una delegazione dei frontalieri di San Marino e di Ventimiglia, per una testimonianza diretta ciò che loro hanno già passato negli anni scorsi e che oggi minaccia i frontalieri che lavorano in Svizzera.
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I nuovi paladini dell’equita’, dovranno spiegare allora perche’ un lav. frontaliero paga 1/5 di tasse rispetto a un lavoratore italiano e 1/3 di quanto paga un frontaliere che abita piu’ di 20 km dal confine!
Io non capisco perchè ce la si deve prendere col datore di lavoro (Svizzera) invece che col governo Italiano: è lui che vi mette nei pasticci, togliendovi i privilegi di frontaliere e facendovi pagare le tasse come tutti gli altri cittadini.
Ci si dimentica che l’oggetto di cui protestate non è altro che un copia ed incolla addolcito di 9 punti come quello siglato con l’Austria. per limitare gli abusi di qualcuno. La maggior parte dei frontalieri (62mila ha già …
capito che se si vuole andare avanti a lavorare in Svizzera ci si deve sottomettere alle leggi Svizzere, come fatto a suo tempo con l’Austria.
Se poi si deve andare a pescare gente di Ventimiglia, e San Marino, dimenticando i frontalieri in Vaticano, mostra che il successo sarà enorme…
Qualcuno dei 5000 manifestanti abbia l’onestà morale di dichiarare pubblicamente la sua mansione ed il suo netto mensile.
Altrimenti puzza tanta di manifestazione tra privilegiati.
Felice non ti dirò il mio stipendio perchè prima mi divi dire te il tuo, ma ti dirò che anche se non ci credi ci sono che prendono 2500 chf lordi allora fai due conti, poi certo che ci saranno che prendano 5000 o 8000 chf ma parliamo di profili qualificati, andate a vedere quanto prendono/ rubano i politici!! voglio pensare che tutti voi non siete della zona perchè se siete della zona, siete proprio ignoranti, quando non ci siano i ristorni i 3milioni e mezzo x il comune, li pagheranno i citadini!
Che c’entrano i politici che rubano con gli stipendi dei frontalieri. Tanto in questo paese più rubano e più vengono votati, quindi di cosa ci lamentiamo se non sappiamo nemmeno premiare l’onestà e la trasparenza dando sempre la preferenza ai filibustieri. L’Italia è quello che ci siamo costruiti, a partire dalla cabina elettorale.
Per quanto riguarda i ristorni l’accordo prevede che ai comuni non verrà a mancare il gettito comunque importante visto che è stato già accantonato tale importo dalle tasse leggermente più alte per quanto riguarda la fiscalità lato italiano (circa 8-12% in meno sul netto progressivo in 10 anni).
Di stipendi di 2500 chf ne ho sentiti parlare, sicuramente ci sono persone con tale stipendio ma come dice lei sono mansioni poco qualificate e se proprio vogliamo essere onesti tutti i conoscenti frontalieri con cui ho avuto a che fare non si lamentano di certo dello stipendio che considerano una manna dal cielo.