Il magazziniere del Milan non ha rubato le magliette
Assolto perché il fatto non sussiste, dopo l'arresto seguito ai furti di Milanello
Il magazziniere del Milan non ha rubato scarpini, due calzoncini e una felpa rossonera dal centro sportivo di Milanello. Martedì mattina (15 marzo) il giudice Stefano Colombo di Varese, ha assolto Mustapha Madhoun, 53 anni, perché il fatto non sussiste dall’accusa di furto aggravato.
Madhoun, ex cognato di Adriano Galliani, e a sua volta un tempo calciatore della nazionale del Marocco, era stato arrestato in flagranza di reato dalla Digos di Varese il 15 dicembre, mentre in auto si stava allontanando da Milanello. Secondo la accuse aveva asportato degli indumenti di proprietà della società, come testimoniato dalle telecamere nascoste che lo avevano ripreso mentre metteva in borsa gli oggetti.
In realtà, secondo quanto deciso dal tribunale di Varese, e come sostenuto anche dagli avvocati difensori, gli scarpini erano stati un regalo del calciatore Emanuelson, la felpa era invece un indumento che era già nella disponibilità del magazziniere. Inoltre i calzoncini, peraltro usati, non sarebbero stati presi per essere rubati ma poiché era prassi che i magazzinieri avessero la disponibilità di alcuni indumenti usati della società.
L’assoluzione riguarda tuttavia solo il processo per direttissima, seguito all’arresto in flagranza di reato. Un secondo procedimento è ancora aperto per il materiale del Milan trovato a casa dell’uomo durante una perquisizione effettuata dalla Digos di Varese. Secondo gli avvocati Leonardo Cammarata e Rinaldo Schiaffino, l’inchiesta sarebbe stata ormai depotenziata dal tribunale. Il magazziniere però ha perso il lavoro .
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