La prima nevicata blocca il Varesotto

La neve è caduta copiosa su tutta la fascia nord della provincia, nella città di Varese e nella fascia dei laghi salendo fino a Gazzada Schianno, Castronno e Lozza. Bloccate le strade verso i valichi e la circolazione ferroviaria oltre che la corrente elettrica

Una piacevole imbiancata che ben presto si è trasformata in un incubo per chi sabato 5 marzo ha dovuto mettersi alla guida durante la prima vera nevicata dell’anno.

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La neve è caduta copiosa, in particolare su tutta la fascia nord della provincia, nella città di Varese e nella fascia dei laghi tra Cazzago, Bodio, Azzate, la Schiranna salendo su fino a Gazzada Schianno, Castronno e Lozza. Molto critica è stata anche la situazione verso i valichi, in autostrada A8 e A26 e sulla linea ferroviaria.

Diverse piante sono cadute sulle sedi stradali bloccando veicoli e automobilisti e a complicare il tutto c’è stata anche la mancanza di energia elettrica che ha causato il blocco di diversi ascensori con all’interno delle persone che sono state soccorse. I vigili del fuoco sono intervenuti per tutta il giorno con oltre 15 squadre con 60 uomini per far fronte alle chiamate di soccorso. Alla centrale di soccorso sono arrivate 7300 richieste di aiuto di cui 700 per i vigili del fuoco.

In campo anche gli uomini della polizia stradale, della protezione civile e i vigili urbani di molti paesi che spesso hanno coadiuvato i soccorsi sanitari. A Maccagno si segnala anche la presenza del soccorso alpino che ha aiutato il soccorso di un paziente rimasto isolato.

vigili del fuoco neve

METEO
Almeno 50 centimetri di neve sono caduti al Campo dei Fiori e nel Luinese. Le precipitazioni sono state a macchia di leopardo con un accumulo variabile tra i 20 e i 5 centimetri, soprattutto da Gazzada verso Nord. Il Centro Geofisico del Campo dei Fiori annuncia, per le prossime ore, tempo incerto ma tendenzialmente asciutto sino a giovedì quando si ristabilirà un’area di alta pressione.

INTERRUZIONE ELETTRICA
Migliaia di case sono rimaste senza corrente elettrica per parte della giornata. Segnalazioni ci sono arrivate da Lisanza, Vergiate, Golasecca, Luino, Varese, Germignaga e in tante altre zone del Varesotto. A provocare i danni, in molti casi, le piante cadute sulle linee elettriche. Ulteriori complicazioni, dovute alla mancanza di energia elettrica, sono state il blocco delle pompe dell’acqua in molte zone e richieste di soccorso per persone rimaste bloccate all’interno degli ascensori che hanno mobilitato i vigili del fuoco soprattutto nel luinese. Senza considerare il blocco dei riscaldamenti in molte case. La protezione civile ha allertato tutte le forze disponibili.

CITTA DI VARESE
L’ingresso in città è rimasto paralizzato per qualche ora tra le 12 e le 14: la polizia stradale obbligava gli automobilisti che arrivano dall’Autolaghi a imboccare la Pedemontana a causa del traffico paralizzato in uscita verso via Gasparotto/via Magenta. Gli automobilisti si sono così riversati lungo la statale che si è subito intasata a Gazzada. Circolazione in tilt anche lungo la provinciale del lago a causa di alberi caduti e vetture e mezzi pesanti di traverso: si viaggiava con estrema difficoltà in entrambe le direzioni. Il blocco in ingresso a Varese è stato liberato solo nel primo pomeriggio.

CITTA’ DI LUINO
A Luino strade con molta neve e dalle 7 alle 10 un pullman e rimasto incastrato in via Lugano. Il bus autolinee varesine dopo aver scaricato gli studenti nello scendere è andato ad incastrarsi contro un muro in curva: sono intervenuti i vigili del fuoco dopo 2 ore si è riusciti a liberare la strada. Nel frattempo anche l’altra arteria di via Crevalcore era bloccata per auto in panne causa neve. Nonostante 8 pale messe in strada le strade sono state di difficile percorrenza. Sono stati effettuati anche quattro interventi di sbloccaggio ascensori per via della corrente elettrica che ha intrappolato divers e persone, liberate dall’intervento delle squadre di soccorso.

I TRENI
Fin dalle 9.30 del mattino sono stati segnalati i primi rallentamenti sulla linea Luino-Gallarate e dalle 11.50 la circolazione treni è stata sospesa fra Luino e Porto Valtravaglia. Rallentamenti si sono verificati anche sulla Gallarate – Domodossola con interruzioni tra Somma Lombardo e Sesto Calende. Sulla linea S5 Varese-Milano le prime complicazioni si sono fatte sentire poco dopo mezzogiorno e alle 13.20 la circolazione è stata sospesa a causa di una pianta caduta sui binari ed è stata ripristinata solo alle 18. Per lo stesso motivo è stata sospesa anche la circolazione tra Varese e Malnate e in prossimità della stazione di Barasso.

AUTOSTRADE
Le nevicate hanno cominciato a farsi sentire fin dalle prime ore del mattino con conseguenze sulla circolazione autostradale ma la fase più acuta si è registrata tra le 11.30 e le 14 sulla A8. Prima è stato chiuso l’imbocco della nuova tangenziale Pedemontana a Gazzada a causa di un mezzo pesante rimasto in panne poi riaperta in tarda mattinata. In seguito, vista la presenza sempre più fitta di neve sulla carreggiata, è stata chiusa l’autostrada A8 in direzione Varese, prima all’altezza dell’uscita di Castronno, poi a Gazzada e infine riaperta intorno alle 15 con molto traffico da smaltire.

PROVINCIALI E STATALI
La neve e le ripercussioni per la chiusura dell’autostrada si sono fatti pesare sulla viabilità ordinaria rimasta a lungo semi paralizzata lungo alcune arterie fondamentali. In particolare le fasce più critiche sono state la provinciale 341 da Castronno a Varese passando per Gazzada, la provinciale sp1 del Lago da Buguggiate verso Gavirate, la provinciale 36 tra Bodio ed Azzate. Traffico paralizzato a lungo anche lungo la statale tra Varese e Pointe Tresa, in particolare a causa di alcuni mezzi pesanti in panne tra Marchirolo e Ponte Tresa. Altra arteria bloccata è stata quella verso i valichi svizzeri di Gaggiolo. Un mezzo pesante e una pianta caduta hanno bloccato il traffico e prodotto lunghissime code.

STRADE
Non si contano le segnalazioni di piante cadute sulle sedi stradali. Ruspe e gru sono entrate in azione per liberare alcune strade tra Azzate, Bodio Lomnago e Cazzago Brabbia. Molto complicata la situazione anche al ponte di Vedano e sulla via Gasparotto.

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Tomaso Bassani
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Pubblicato il 05 Marzo 2016
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