L’ultimo spaccio delle Acli è a Bizzozero
Aperto dal 1946 come luogo di distribuzione di generi alimentari per non abbienti, è poi rimasto in essere come spaccio per gli associati
Delle attività ancora in essere delle Acli provinciali, solo uno è ancora uno spaccio di generi alimentari e non: quello delle Acli di Bizzozero, Varese.
A dirlo sono i numeri esibiti nella presentazione della assemblea Provinciale delle Acli prevista a Cairate sabato 19 marzo, che hanno segnalato come delle 21 attività in essere, 20 siano locali di mescita (prevalentemente nel nord del varesotto e in valle Olona) e uno solo è uno spaccio alimentare: quello di Bizzozero, appunto.
Aperto dal 1946, subito dopo la seconda guerra mondiale, come luogo di distribuzione di generi alimentari per non abbienti è poi rimasto in essere come spaccio per gli associati.
«Non sappiamo ancora per quanto a dire la verità – ammette il presidente della Sezione Acli di Bizzozero, Remo Incerti – Le persone non lo utilizzano più come una volta, e la sostenibilità economica viene meno. Ma ancora ora ci sono le signore che fan la spesa la mattina, anche se gli associati ora sono circa 50».
![L'ultimo spaccio Acli è a Bizzozero](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2016/03/l-ultimo-spaccio-acli-a-bizzozero-524802.610x431.jpg)
Dalla fine del 2014 lo spaccio, che è nel centro storico della Castellanza, è aperto solo la mattina: a gestirlo una gruppo di volontari, capitanati appunto dal presidente della sezione, uno dei suoi primi sostenitori: «Sono del 1938, e la mia prima tessera Acli l’ho fatta a 15 anni – spiega Incerti – Al’epoca qui c’erano 200 iscritti e un grande entusiasmo. Sono cambiati i tempi, questo è certo. Ma ci dispiacerebbe disperdere, come però è destinato che sia, una realtà così importante per questa zona».
Intanto, nel negozio si vendono ancora le caramelle storiche e il vino bianco dei Castelli, la frutta e il detersivo. E tra le iniziative sempre vive c’è anche una raccolta di cibo per la Caritas.
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