Meridiana, nuovo round a Roma
Qatar Airways pronta a investire anche sul cargo, con quattro aerei su Malpensa. Ma il piano prevede pesanti licenziamenti

Nuovo appuntamento a Roma sul futuro di Meridiana, la compagnia operativa anche su Malpensa con Meridiana Fly ed Air Italy: oggi al Ministero dello sviluppo economico tornano a confrontarsi l’azienda di base a Olbia, i sindacati e i rappresentanti dei Ministeri interessati. Al centro: piano industriale della compagnia ed esuberi previsti.
(nella foto: una manifestazione del 2014)
Il Piano proposto dall’azienda prevede 901 esuberi e un taglio del costo del lavoro, equiparando i contratti in vigore nella low cost del gruppo Air Italy anche a Meridiana Fly: è il superamento del “dualismo aziendale”, puntando al ribasso (mentre i sindacati vorrebbero un intervento di salvaguardia). Gli esuberi sono stati individuati in 144 tra i piloti, 591 tra gli assistenti di volo, 112 tra i personale di terra di Meridiana Fly e 54 tra quelli di terra del Maintenance: un parte dei posti di lavoro a rischio è di base anche a Malpensa (qui alcune storie dei lavoratori di Malpensa).
Il piano dell’azienda ruota intorno all’ingresso nel capitale di Qatar Airways, con una quota del 49%. Il Piano industriale di Meridiana – che prevede un investimento sul cargo, con 4 aeromobili basate a Malpensa – prevede già per quest’anno il ritorno al pareggio di bilancio e passeggeri in crescita del 16%. Condizione posta da Qatar Airways: il taglio del costo del lavoro e della forza lavoro.
Dalle 11 si terrà al Mi.S.E un presidio dei dipendenti Meridiana, promosso dal sindacato Usb, che già settimana scorsa aveva tenuto presidi negli aeroporti (anche a Malpensa). «Durante l’ultimo mese – osserva Francesco Staccioli, dell’esecutivo Usb Lavoro Privato – abbiamo dovuto assistere a una serie di atti unilaterali da parte del management», in particolare la lettera inviata lunedì dall’Ad Creagh ai dipendenti, con cui «si preannuncia nelle prossime settimane una serie di iniziative improntate allo stesso identico schema che da anni avvelena i rapporti tra azienda e lavoratori. Schema che è stato respinto al mittente ormai dalla stragrande maggioranza delle sigle sindacali». Il riferimento è appunto al contestato “dualismo” aziendale.
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