Nuovi strumenti per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate

Le clausole sociali vengono introdotte nel Codice degli appalti del Comune

profughi al lavoro volontari richiedenti asilo

Nuovi strumenti a Gallarate per promuovere l’occupazione di persone svantaggiate. A questo scopo sono state definite dal Comune delle linee guida, coerenti con la legislazione nazionale e comunitaria, nell’ambito della fornitura di beni, servizi e lavori. Ovviamente le linee prevedono che restino in vigore criteri di aggiudicazione standard, come quello dell’economicità e della rispondenza tecnica delle offerte alle esigenze del Comune. In alcuni ambiti particolarmente adatti, però, potranno scattare anche meccanismi nuovi. Per esempio il riconoscimento di punteggi aggiuntivi per le cooperative sociali di tipo B, cioè quelle che si occupano dell’inserimento nell’industria, nel commercio, nei servizi e nell’agricoltura di persone svantaggiate, o per le società con percentuali di dipendenti appartenenti a categorie protette superiori ai limiti di legge.

Il documento include il compito, per il Comune, di programmare annualmente forniture di beni, servizi e lavori sotto soglia comunitaria da acquistare da cooperative di tipo B. Analogo elenco è previsto per quelli sopra soglia comunitaria, con inserimento delle clausole sociali nei capitolati di gara. Le cooperative disposte a concordare con il Comune inserimenti lavorativi, che dovranno avvenire nel rispetto delle condizioni previste dal Contratto Collettivo Nazionale della categoria di riferimento, potranno iscriversi a un apposito albo.

Tirocini formativi, attività di volontariato e prestazioni gratuite da parte di persone impegnate nelle cooperative e negli enti saranno ritenuti apporti aggiuntivi e non sostitutivi del lavoro svolto dagli addetti. 

Il provvedimento è stato approvato nell’ultimo consiglio comunale, con il voto favorevole della maggioranza, mentre le opposizioni hanno assunto una posizione prevalentemente critica. Forza Italia ha criticato il ricordo a cooperative: «S’introducono elementi che favoriranno determinate organizzazioni già attive, creando uno squilibrio economico e competitivo» ha attaccato Aldo Simeoni. Giuseppe De Bernardi Martignoni (Fratelli d’Italia)  ha invece parlato di «operazione propagandistica per la campagna elettorale», pur riconoscendo che si tratta di norme «a sostegno delle fasce sociali con disagio e che potrebbero essere aiutate da queste linee guida». Critica anche la Lega Nord: il capogruppo Paolo Bonicalzi ha detto che l’amministrazione va «a millantare posti di lavoro» alla vigilia delle elezioni.

Compatta invecve la maggioranza, che sottolinea in particolare che le nuove norme cercano di superare l’approccio assistenziale, creando invece lavoro per inserire o re-inserire persone con difficoltà: «Si tratta – tira le somme l’assessora ai Servizi Sociali, Margherita Silvestrini – soprattutto di interventi strategici per una politica attiva del lavoro, misure di sostegno a carattere non assistenziale. L’adozione è un’importante messa a sistema di sperimentazioni e buone pratiche già in parte adottate negli ultimi anni, ma è anche un momento forte di diffusione/condivisione di una cultura dell’inclusione sociale nella Pubblica Amministrazione». «Con le clausole – nota l’assessore alle Attività Produttive, Angelo Bruno Protasoni – si intende anche promuovere la responsabilità sociale delle aziende. Naturalmente sarà necessario studiare e attuare un regolamento comunale che accolga queste linee e ne trasformi in prassi i princìpi».

Azioni e obiettivi per il Comune di Gallarate nel medio periodo sono così sintetizzati: disciplinare gli affidamenti di beni e servizi sotto e sopra soglia comunitaria; promuovere lo sviluppo di procedure di programmazione annuale dei servizi, valutando  omplessivamente l’impatto sociale e occupazionale della programmazione; prevedere sotto soglia comunitaria una percentuale del volume complessivo degli approvvigionamenti del Comune, di affidamenti di forniture e servizi (ex art. 5 della legge 381/91), da attribuire alle cooperative sociali di tipo B; incentivare e diffondere, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria, l’applicazione delle clausole sociali negli appalti sopra soglia comunitaria; individuare modalità di valutazione delle offerte orientate a premiare la qualità del servizio e la tutela del lavoro; prevedere un sistema di monitoraggio riferito sia alla programmazione degli affidamenti sopra e sotto soglia comunitaria, sia all’utilizzo delle clausole sociali da parte del Comune.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2016
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