Più ingegneria e meno medicina nella scelta delle matricole

Il Ministero ha reso pubblica la fotografia degli iscritti al primo anno di università per il 2015/2016. In aumento il numero di universitari, soprattutto tra i neo diplomati

Insubria, l'open day delle lauree magistrali (inserita in galleria)

Aumentano le matricole universitarie e cresce il numero di quanti preferiscono le facoltà scientifiche.
Nell’anno accademico 2015/2016 gli immatricolati sono complessivamente 271.119, 6.000 in più rispetto allo scorso anno. Si registra dunque un +2% di iscrizioni che diventa +3% se si guarda solo ai nuovi iscritti nel sistema di età non superiore ai 19 anni.

La macroarea scientifica è stata scelta dal 50% degli studenti maschi mentre il 35% delle studentesse ha preferito un percorso appartenente alla macroarea sociale. 

Rispetto all’anno precedente, si è assistito a un calo di domande in area sanitaria e, in particolare, di medicina mentre aumenta il fascino di ingegneria  e geobiologia. Un po’ appannata anche la facoltà di giuriprudenza.

Per la prima volta, dopo anni di trend negativo, è in aumento la percentuale di iscritti diciannovenni, cioè che entrano nel mondo accademico subito dopo la maturità. Il tasso di passaggio, però, risulta differenziato nelle diverse aree del Paese con un massimo nel Nord-Ovest (54,1%) ed un minimo nelle Isole (43,6%). Le regioni che mostrano il tasso di passaggio più elevato sono: Lombardia, Liguria, Marche, Abruzzo e Molise.

Sulla scelta incidono anche il voto,  oltre il 90% delle eccellenze sceglie di continuare gli studi mentre tale percentuale scende al 22% tra coloro che hanno ottenuto 60/100, e  il percorso seguito, la distribuzione degli immatricolati per tipo di formazione mostra che la gran parte degli immatricolati proviene dal percorso liceale.  Bassa, invece, la percentuale tra quanti seguono una formazione professionale ( che hanno anche alternative diverse come gli ITS o gli AFAM), più alta invece è tra i diplomati tecnici.

I giovani che provengono dal liceo classico scelgono maggiormente l’area giuridica (19,1%), e l’area letteraria (13,5%); coloro che sono in possesso del diploma di liceo scientifico e di scientifico opzione “scienze applicate” si orientano principalmente verso l’area di ingegneria, quella economico-statistica, geo-biologica e l’area medica.

Il 34,5% degli studenti con maturità linguistica prosegue gli studi nella stessa area; coloro che sono in possesso dei diplomi di scienze umane prediligono studi dell’area insegnamento e politico-sociale.

I diplomati che hanno seguito un percorso tecnico e che scelgono di proseguire gli studi universitari si orientano verso corsi di laurea in aree altamente correlate con il ciclo di studi concluso. I diplomati con maturità tecnica settore economico indirizzo “amministrazione finanza e marketing” scelgono maggiormente l’area economico-statistica (45,3%) mentre coloro in possesso del diploma indirizzo “turismo” prediligono l’area linguistica (30,3%).

I giovani che hanno conseguito il diploma di istituto tecnico per il settore tecnologico si sono prevalentemente immatricolati a corsi di laurea specifici e attinenti al percorso di studi appena svolto ad evidenza di un buon ed efficace percorso di orientamento. Coloro che hanno conseguito il diploma di istituto professionale settore industria e artigianato e proseguono gli studi preferiscono l’area economico statistica e quella di ingegneria.

Interessante invece osservare come i diplomati degli indirizzi “servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” e “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” si sono orientati nell’area agraria laddove confluiscono in particolare i corsi di laurea in “scienze e tecnologie alimentari” e “scienze dell’economia e della gestione aziendale”

Resta confermato che i diplomati nel Nord Italia sono coloro che più rimangono nella stessa area geografica e che la mobilità per studio caratterizza maggiormente i diplomati del Sud e delle Isole, dove circa uno studente su quattro sceglie di immatricolarsi in atenei del Centro o del Nord Italia.

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Pubblicato il 15 Marzo 2016
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