Recinti per evitare il furto di biciclette
Ferrovie Nord Milano annuncia la realizzazione di specifici spazi nelle stazioni per le biciclette: l'obiettivo è evitare i furti

Un progetto sperimentale per cercare di arginare il furto di biciclette, sempre più frequente, che avviene nelle stazioni ferroviarie. Ad annunciarlo è stato il Presidente di Ferrovie Nord Milano Andrea Gibelli oggi in Consiglio regionale nel corso di un’audizione sul Programma regionale della mobilità e dei Trasporti in Commissione Territorio presieduta da Alessandro Sala (Lista Maroni).
Il progetto interesserà le stazioni di 11 città e per cercare di frenare il furto di biciclette lasciate parcheggiate dai pendolari prevede la realizzazione di recinti protetti cui si accederà solo con utilizzo della tessera Trenord, che praticamente per l’occasione diventerà uno speciale badge che ne consentirà l’accesso ai soli pendolari.
Il progetto interessa le stazioni di Garbagnate Milanese, Como-Borghi, Saronno, Turbigo, Merone, Milano-Bruzzano, Busto Arsizio Nord, Castano Primo, Cesate, Cormano-Cusano e Gerenzano Turate.
Per quanto riguarda il piano industriale della mobilità, Gibelli ha sottolineato che nelle prossime settimane ci sarà un confronto con Trenitalia, socio con Ferrovie Nord in Trenord, per la predisposizione di un modello di riferimento che potrebbe diventare operativo entro fine anno. Gibelli ha fornito alcuni dati che – ha sottolineato – “dimostrano come sia cambiata la Lombardia sulla mobilità in questi ultimi anni”. “Gli ultimi dati – ha detto – ci dicono infatti che i pendolari che utilizzano il treno rappresentano il 32%. Dunque un buon 68% di nostri utenti non viaggia con l’abbonamento e compra meno di 5 biglietti alla settimana, quindi utilizza il treno in modo occasionale. Tra i viaggiatori – ha aggiunto ancora Gibelli – il 22% ha 64 anni e la stragrande maggioranza, pari all’85%, è in grado di scegliere luogo e modalità di viaggio grazie all’utilizzo di piattaforme digitali. Il nuovo piano industriale dovrà tenere conto di tutto questo”.
Gibelli ha poi aggiunto che deve essere ripensato anche l’utilizzo delle 120 stazioni ferroviarie. “L’idea – ha annunciato – è quello di utilizzarle non solo come punto di mobilità ma anche come spazi da destinare a servizi complementari al viaggio”.
Durante l’audizione c’è stato anche un confronto sull’integrazione tariffaria, sulle condizioni delle linee Milano-Mortara e Codogno-Mantova (IolandaNanni del Movimento 5 Stelle), sui riflessi che si avranno in Lombardia per l’apertura del Gottardo (Silvia Fossati del Patto Civico) e sulle stazioni declassificate a rischio degrado (Lino Fossati, Lista Maroni).
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.