Sono state riesumate le spoglie di Lidia Macchi
Hanno lavorato dalle 5 e 30 alle 9 i tecnici che hanno prelevato la salma inviata poi a Milano per le analisi dell'anatomopatologo
La riesumazione della salma di Lidia Macchi é stata effettuata questa mattina, martedì 22 marzo, nel massimo riserbo per volere del gip Anna Giorgetti e sotto la direzione della anatomopatologa forense Cristina Cattaneo.
I tecnici hanno lavorato dalle 5 e 30 e solo alle 9 un furgone delle pompe funebri é uscito dal cimitero di Casbeno diretto probabilmente a Milano dove i resti saranno analizzati dalla Cattaneo e dal suo staff.
L’obiettivo é trovare tracce di dna dell’assassino. L’uomo accusato del delitto é Stefano Binda di Brebbia, 48 anni, dal 15 gennaio é in carcere.
Alle operazioni erano presenti tutti i periti di accusa, difesa, parte civile e tribunale. Era presente anche la madre della giovane vittima, Paola Bettoni.
LE ULTIME NOVITA DELL’INCHIESTA
La madre di Lidia, Paola Bettoni, ha dichiarato in questi giorni che affronterà con dolore la circostanza ma che è sempre stata convinta che sarebbe stata Lidia dall’alto a guidare la mano degli investigatori. LEGGI
La famiglia ha voluto divulgare nei giorni scorsi una delle due lettere anonime giunte a casa Macchi pochi giorni dopo l’omicidio. Scritta il giorno 17 gennaio 1987, questa missiva è stata imbucata il successivo 21 gennaio da “Vercelli Ferrovia”, quindi recapitata a casa Macchi a fine gennaio 1987. LEGGI
GLI INDIZI SUI MEDIA
La Stampa ha pubblicato alcuni giorni fa un foglietto scritto da Patrizia Bianchi, la testimone che ha riconosciuto la calligrafia di Stefano Binda nella lettera anonima giunta ai genitori pochi giorni dopo il delitto, in cui si ricostruisce un incontro avvenuto tra lei e Binda davanti a san Vittore in cui lui avrebbe affermato di aver fatto una cosa spaventosa.
La trasmissione “Quarto Grado” ha mandato in onda alcune immagini dell’agenda e dei documenti scritti da Stefano Binda. Di più: la trasmissione di Mediaset ha inviato tutte le immagini ai media, con un comunicato stampa. Si tratta di reperti che sono contenuti nei fascicoli di indagine della procura generale di Milano. Nella gallery ecco le immagini che Mediaset ha reso disponibili. LEGGI
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Che garanzie ci sono perchè il DNA di Binda non sia mischiato ai reperti della salma di Lidia?