Rifiuti nei boschi e vandali in paese, rabbia a Samarate
Doppio episodio, a Villa Montevecchio e nella zona verso Busto: nel parco della villa le pietre storiche usate come "ariete"

Nei boschi gli incivili abbandonano rifiuti ingombranti, in centro paese addirittura danneggiano una parte di una villa storica per devastare poi i bagni del parco pubblico. Grande indignazione a Samarate per un doppio episodio che ripropone ancora una volta il tema della cura dei boschi e delle proprietà pubbliche.
Il primo episodio, il più visibile, è avvenuto nel parco di villa Montevecchio: alcuni vandali hanno danneggiato il muraglione di sostegno della villa, facendo crollare alcune pietre (visibili già martedì sera). «Le hanno staccate e poi le hanno usate per sfondare porte e finestre dei bagni» spiega l’assessore al decoro, Enrico Puricelli. Il piccolo fabbricato dei servizi del parco – molto frequentato anche da bambini e famiglie – è stato letteralmente devastato, come scoperto dalle addette alle pulizie mercoledì mattina: distrutti i sanitari (wc e lavabi), imbrattate le pareti, danneggiati appunto i serramenti.
Due-tremila euro di danni, la prima valutazione: «Abbiamo già cambiato i sanitari, ora metteremo entro sera anche inferriate su porte e finestre» continua Puricelli.Unico segno riconoscibile dei vandali, una “tag” (“firma” a spray) che si vede anche in vari altri punti della cittadina. Insomma: la firma di un recidivo.
L’altro episodio che ha indignato i samaratesi ha visto invece l’abbandono di un insieme di ondulati in vetroresina e pali di legno, nel bosco esattamente al confine con Busto Arsizio: il fatto è parso a molti odioso per l’ingombro dei materiali abbandonati in totale spregio dell’ambiente, ma è anche l’ennesimo episodio di inquinamento nei boschi, che ha visto sversamenti anche di materiali più pericolosi.

L’ennesimo caso di abbandono tra l’altro è avvenuto tra l’altro in una zona appena ai margini del sentiero degli “anelli di Samarate“, percorso di podismo ed escursionismo creato da una società sportiva locale, la Samverga, proprio con l’obbiettivo di rendere frequentati e presidiati i boschi. E anche questo episodio ha riproposto la discussione sulle sanzioni e l’effettiva capacità di arginare l’abbandono di rifiuti (se n’era parlato anche commentando questa notizia): in molti considerano troppo limitati gli strumenti a disposizione per individuare e punire vandali e incivili. «È un fenomeno che sembra in crescita visto che tutti segnalano l’abbandono nei boschi» dice Eliseo Sanfelice, “amministratore” della pagina Facebook Bacheca Civica Samarate, che tiene memoria di diversi episodi accaduti negli ultimi anni.
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