Sabato nuovo presidio antifascista

L'iniziativa è organizzata per sabato 19 marzo dal Comitato Antifascista e avrà inizio in piazza Schuster

Manifestazione antifascista a Varese  (inserita in galleria)

Nuovo presidio antifascista a Saronno. L’iniziativa è organizzata per sabato 19 marzo dal Comitato Antifascista di Saronno, e avrà inizio in piazza Schuster dalle 15.00. Verrà allestita una mostra sulle realtà neofasciste della zona. Dalle 18.30, al termine del presidio, ci sarà un aperitivo al Circolo della Teppa in via Guaragna 6 a Saronno.

«La Resistenza Partigiana ha combattuto la dittatura nazi-fascista – spiegano dal Comitato -.  Ci ha lasciato in eredità un paese liberato, ma non solo. La Resistenza Partigiana ci ha affidato il compito di vigilare, proteggere la nostra comunità da un pericolo che non può essere ridotto a semplice memoria o considerato un evento storico tanto terribile quanto irripetibile. Resistenza, oggi, significa comprendere che i fascismi si stanno ridefinendo e riorganizzando. Lo fanno all’esterno delle istituzioni, ma anche all’interno delle stesse, usandole come un cavallo di troia per accedere ai luoghi e agli strumenti di potere».

«Oggi come ieri, l’antifascismo ha il compito di combattere qualsiasi forma di fascismo, da quella più muscolare ed esplicita a quella più subdola e conformata – aggiungono dal Comitato -. Oggi come ieri, gli ideali della resistenza ci devono portare ad avere il coraggio di andare oltre la salvaguardia dell’esistente e lottare per contribuire alla creazione di un mondo davvero libero. C’è chi comprende il significato e la necessità del passaggio di questo testimone e lo accetta: combattendo le devastazioni ambientali, dando solidarietà ai migranti che fuggono da miseria, fame, guerra e persecuzioni, tutelando i diritti civili di chi oggi subisce qualsiasi forma di discriminazione. Il 25 aprile ricordiamo il sacrificio dei partigiani».

«Ci siamo chiesti quali lotte avrebbero scelto – concludono -, con chi avrebbero desiderato vivere una giornata come questa, se avrebbero concesso spazio a chi opera sistematicamente per minimizzare o negare la tragedia della guerra, della dittatura e dell’occupazione nazi-fascista. Ci siamo dati delle risposte. E resistiamo. Oggi».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 16 Marzo 2016
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