Schiranna “certificata” per la Coppa del Mondo
Il comitato organizzatore per il terzo anno consecutivo ha superato i test per la ISO 20121 sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale
Buona notizia extrasportiva per il Comitato organizzatore Eventi Remieri Internazionali d Varese che si occuperà di allestire alla Schiranna la prova di Coppa del Mondo di canottaggio in programma tra il 15 e il 17 aprile prossimi.
Per il terzo anno consecutivo infatti (i due precedenti hanno riguardato i Mondiali under 23 e la prova di Coppa ospitata nel 2015), Varese e il suo campo di regata hanno ottenuto la certificazione per quanto riguarda la sostenibilità in ambito economico, sociale e ambientale. La norma internazionale seguita è stata la ISO 20121 e la conferma delle certificazioni è arrivata dall’ente ICIM.
Al centro dell’attenzione per superare questo esame ci sono una serie di aspetti considerati nel loro insieme: dalle condizioni di salute e sicurezza di squadre, dirigenti e spettatori alla salvaguardia dell’ambiente, alla gestione di energia e acqua e allo smaltimento dei rifiuti. La FISA – la federazione internazionale – promuove nel corso delle sue manifestazioni proprio la preservazione dell’acqua pulita all’interno della comunità remiera.
Oltre a questo la normativa prevede un’altra lunga serie di attenzioni: dal sistema di trasporti all’uso di strutture temporanee e smontabili fino all’organizzazione dell’intero comparto sanitario capace di intervenire per la salvaguardare sia la salute degli atleti (circa 500) sia per quella di circa 8mila persone, quelle stimate per l’ultima giornata di finali.
«Gli standard della norma internazionale sono particolarmente vasti ma, oltre a prevedere determinati obblighi, comportano sicuramente importanti vantaggi – spiega il Direttore Generale ICIM Paolo Gianoglio – La ISO 20121 permette di sviluppare un linguaggio comune per tutte le aree dell’organizzazione e, quindi, una metodologia di lavoro comune che consente di aumentare la percezione dei rischi in termini generale con una gestione più solida dell’evento e la possibilità di ridurre sensibilmente i costi».
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