Simone Miele, un trionfo “nel nome del padre”
Prima vittoria al "Laghi" per il 28enne di Olgiate Olona, figlio di Mauro che vinse l'Aci Varese trent'anni fa. Crugnola scavalca Pedersoli ed è secondo, Freguglia abdica dopo tre successi
Il dna e la classe sono quelli giusti, la vettura era pronosticata tra le migliori. I risultati precedenti lo mettevano tra i favoriti d’obbligo, e lui non ha tradito le attese: Simone Miele per la prima volta in carriera trionfa nel Rally dei Laghi e riannoda i fili della storia con il vecchio “Aci Varese”, la gara che suo padre Mauro (oggi, commosso, tra il pubblico all’arrivo) conquistò nel 1986 e nell’89.
Una vittoria netta e meritatissima quella del 28enne di Olgiate Olona, affiancato da una vecchia volpe come Roberto Mometti (che il Laghi lo vinse nel 1995 con Gallio) e sospinto dai cavalli del gioiello di casa, la Ford Fiesta WRC di proprietà della famiglia Miele. Sintonia perfetta tra equipaggio e mezzo meccanico, e lo si è visto per la continuità che Simone ha dato al suo “Laghi”. Secondo a Pedersoli nella prova spettacolo di sabato, si è poi imposto in cinque speciali consecutive compresi i tre Cuvignone. E ha fatto registrare il record di tutti i tempi sul veloce Settetermini, nella PS 4, con un clamoroso 6’54”7.
Contro un Miele così, non è riuscito a ribaltare i conti neppure un Andrea Crugnola comunque in palla: il talento di Calcinate del Pesce ha dovuto prendere confidenza con la nuovissima Fiesta R5 della Dmax che ha accusato qualche piccolo problema al sabato. Crugnola (con Mara Bariani) non ha però mai mollato, è andato in crescendo e si è tolto la soddisfazione di vincere le ultime due prove e di salire sul secondo gradino del podio. Meglio dunque dell’attesissimo Luca Pedersoli, autore di una prova discreta ma non in grado di riuscire a intaccare il predominio dei piloti locali: una conferma della difficoltà di queste strade che, per chi è all’esordio, nascondono sempre insidie e difficoltà. E il “Pede”, da professionista qual è, non nasconde il disappunto: «Ho guidato male, non ho scusanti».
Il trio di testa è emerso fin dalla domenica mattina quando, sul primo Cuvignone, Gianesini si è messo di traverso e si è incastrato bloccando la prova: una decina gli equipaggi costretti al tempo imposto tra cui Filippo Pensotti (Ds3 Wrc), che da quinto è poi riuscito a risalire di una posizione scavalcando il primo degli svizzeri, Ivan Ballinari, terzo l’anno scorso. Dietro di loro il colpo di scena principale ha riguardato il campione in carica Freguglia che proprio alla partenza della PS3 del Cuvignone ha alzato bandiera bianca. L’errore di sabato e il ritardo accumulato lo avrebbero costretto a rincorrere dalle retrovie senza possibilità di grandi rimonte: dopo tre anni il driver di Besnate ha dovuto abdicare.
Il “Laghi” ha così trovato altri protagonisti che sono prima di tutto conferme: regolaristi Roncoroni e Bizzozzero, dietro di loro si sono piazzati Giò Dipalma e Vanni Maran con vetture decisamente inferiori rispetto a chi stava davanti. La loro top ten vale una vittoria, come è importante il risultato di Bosetti che in R3C l’ha spuntata nel bel duello con Marchetti. Alla fine, tanta gente anche ai Giardini Estensi, sede delle premiazioni, anche se il bagno di folla del sabato alla Colacem è davvero la fotografia simbolo di questa edizione, come delle precedenti. Il rally varesino ha saputo farsi apprezzare un’altra volta, e anche per quest’anno chiude i battenti con tanti applausi e senza grossi intoppi. E con un augurio di pronta guarigione allo sfortunato commissario colpito da un sasso “sparato” dalla gomma di un concorrente sulla prima Valganna: ambulanza in azione ma per un infortunio che si è rivelato di piccola entità.
CLASSIFICA FINALE 25° Rally dei Laghi
1) Simone MIELE – Roberto MOMETTI (Ford Fiesta WRC) in 1h11’40”6; 2) Andrea Crugnola – Mara Bariani (Ford Fiesta R5) a 36”3; 3) Luca Pedersoli – Matteo Romano (Citroen C4 WRC) a 1’16”4; 4) Pensotti – Falzone (Citroen Ds3 WRC) a 3’01”8; 5) Ballinari – Pagani (Ford Fiesta R5) a 3’39”1; 6) Roncoroni – Brusadelli a 4’28”5; 7) Bizzozzero – Tosetto a 5’55”4; 8) Dipalma – Zanotti a 6’24”9; 9) Maran – Maran a 6’31”1; 10) Bosetti – Buzzi a 6’39”4.
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