Frana di Viconago, i lavori sono vicini
Il provveditore alle opere pubbliche della Lombardia ha dato l’assenso per l'impiego di fondi di comunità montana che serviranno per aprire il cantiere
Un passo avanti verso la soluzione della frana di via Brione e dell’intera viabilità che porta da Viconago ad Avigno, al confine con la Svizzera è stato fatto.
Nella riunione di ieri l’altro, mercoledì 13 aprile a Milano il provveditore delle opere pubbliche ha dato l’assenso per la copertura da parte di Comunità Montana del Piambello di una quota degli importi per la realizzazione dei manufatti di consolidamento. I punti dove intervenire sono diversi e il valore totale delle opere ancora da realizzare è di un milione e mezzo di euro.
Nel dettaglio, però, l’entità dei lavori di consolidamento che permetterebbero un’apertura sicura della strada ammonta a circa 520 mila euro: palificazioni, ma anche rinforzo dei versanti colpiti dall’evento franoso di due anni fa che producono ancora oggi disagi forti per alcune decine di residenti costretti a un lungo giro. Anche la viabilità generale di confine nelle ore di punta per via del traffico fontaliero rimane più congestionata da quando in molti non possono utilizzare la “scorciatoia” che dalla Valmarchirolo faceva transitare direttamente su Cremenaga impiegati e operai delle ditte svizzere.
Ora qualcosa si sta muovendo sul piano degli attesi interventi.
«Entro maggio dovrebbero incominciare i lavori di palificazione del tratto di via Brione, e poi si interverrà sul resto – conferma il sindaco Arnaldo Tordi – . Ma non è possibile ancora definire con esattezza una data riferibile alla riapertura».
I fondi che Comunità Montana girerà per l’apertura dei cantieri verranno rimborsati dal Provveditorato delle opere pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna.
«Il nostro ente è parte attiva e diligente di questo percorso – ha commentato l’assessore Emanuele Belometti della comunità montana del Piambello – . I fondi da noi impiegati sono garantiti dal Ministero e verranno rimborsati su diverse annualità. Questa operazione è resa possibile per via di un bilancio sano di comunità montana che può impiegare un avanzo di amministrazione. Le anticipazioni per i lavori e la riapertura di via Brione rientreranno 2017-2018. Siamo vicini a questa problematica ora, e lo siamo stati all’indomani della frana, quando grazie al lavoro del presidente Maria Sole De Medio siamo riusciti ad inserire fra gli interventi coperti dal decreto Lupi anche la risistemazione di questa strada».
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