Le donazioni di 14.000 studenti aiuteranno 100 famiglie
In città coinvolti quasi 9.000 studenti che sono stati premiati per aver donato complessivamente quasi 7 tonnellate di aiuti alimentari alle famiglie del territorio
Se già nel 2015 le scuole di Busto Arsizio avevano dimostrato un grande cuore donando quasi 5 tonnellate di cibo durante l’iniziativa del banco di solidarietà La Luna, quest’anno è stato davvero un record: 6.710 sono infatti i chili donati da 383 classi di 30 istituti diversi, il 70% dei quali provenienti proprio da Busto. Un risultato eccezionale che, proprio per questo, è stato celebrato con una premiazione ufficiale.
«Abbiamo deciso di chiamarvi qui in biblioteca -ha detto il sindaco Gigi Farioli- perché è il centro pulsante culturale di una città e di chi mette al centro testa, cuore e desiderio di fronte al proprio senso di vita». Temi che «ci coinvolgono e ci fanno crescere» e che danno una «enorme soddisfazione per un percorso educativo insieme, inteso a 360 gradi».
Le premiazioni hanno riguardato tutte le categorie di scuole in città, calcolando la media dei chili donati per ognuno degli 8.887 ragazzi coinvolti. Primi classificati per nidi e materne è stata la scuola Collodi con 1,4 chili di donazione per ciascun bambino, seguita dal nido “Cielo e Terra” (880 g) e “Il giardino dell’artista” (860 g). Per le elementari vince l’Istituto Maria Immacolata con oltre 3,5 chili di cibo per ciascun studente, seguita dalla scuola Beata Giuliana (2 chili) e Marco Polo (1,9 kg). L’istituto Maria Immacolata vince anche tra le scuole medie con 2,7 chili per ciascun studente seguita dalla Don Carlo Costamagna (1,9 kg) e Schweitzer (1 kg). Alle superiori risultato migliore all’ITE Tosi con 6 etti per ogni studente, seguito a poca distanza dal Pascal (592 grammi) e dal classico e linguistico Crespi (400 grammi).
«La nostra iniziativa è nata nel 2007 -spiega Giuseppe Reggiori dell’associazione La Luna- e anno dopo anno abbiamo coinvolto sempre più ragazzi, spiegando loro sia l’importanza della solidarietà che la necessità di evitare di sprecare cibo». Un messaggio che, evidentemente, è stato ben recepito dai ragazzi che «durante quest’edizione hanno riempito 860 scatoloni di aiuti che noi consegneremo nel corso dell’anno alle 100 famiglie che assistiamo» e che deve aver toccato nel profondo più di un ragazzo: «Per un mese un gruppo di studenti è venuto dopo scuola ad aiutarci ad immagazzinare le donazioni -racconta Reggiori-e uno di loro ci ha detto che era la prima volta che faceva qualcosa che gli sembrava aver davvero senso».
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