Simonelli perde i pezzi in giunta: “I giovani preferiscono lavorare”
Si dimette l'assessore Dambrosio. Per il sindaco è una scelta lavorativa: "Da assessore guadagna 500 euro al mese". Baroffio: "Ci sono crepe nella maggioranza"
Il sogno del sindaco Federico Simonelli era quello di avere una squadra di assessori giovani ma ora rischia di trovare solo pensionati: «Loro hanno il tempo per poterlo fare mentre i più giovani devono lavorare per mantenere loro stessi e le famiglie, con 500 euro al mese non si vive, gli impegni di un assessore sono molti».
Martedì pomeriggio, consultando il sito del comune nella sezione giunta, Marco Baroffio (consigliere comunale di opposizione con la lista Noi Fagnano) è venuto a conoscenza della scomparsa di un assessore, il secondo: «La foto svanita e le deleghe tutte in capo al Sindaco. Ma cosa succede? In questi due anni ha perso due assessori giovani e un consigliere giovane. L’età in giunta e in consiglio è aumentata, forse la guida esperta ha bisogno di saggi consigli o forse c’è qualcosa nel clima e nel metodo che non funziona».
L’assessore in questione è Mariella Dambrosio, ex-assessore con deleghe all’istruzione, ambiente e cultura. La sua scelta è stata giustificata da Simonelli dal fatto che il mercato immobiliare ha ripreso a correre e lei, che lavora nel ramo, non riesce più a fare entrambe le cose: «Nominerò un nuovo assessore a breve perchè le sue deleghe sono molto importanti e impegnative – commenta – resta il fatto che in questo modo i giovani non possono fare politica».
Le sue dimissioni giungono a poche settimane da un comunicato nel quale il sindaco prendeva le difese dell’assessore stesso per la scelta di iscrivere i propri figli in una scuola di un comune limitrofo: «Su questo fatto, nonostante ne fossimo a conoscenza da tempo, non abbiamo voluto sostener nessuna polemica, – commenta Baroffio – in quanto siamo sostenitori della libertà di scelta. Non è forse che questa decisione sia la vera goccia che abbia fatto traboccare il vaso? Queste dimissioni da un assessorato sono le seconde che si devono per motivi di lavoro. Ma prima della nomina non si sapeva che sarebbe stato un secondo lavoro da sostenere?»
Secondo il consigliere di Noi Fagnano dietro questa decisione non ci sarebbero motivi di lavoro: «Da troppo tempo vedo crepe all’interno della maggioranza che ogni volta aumentano. Dov’è l’unità e la professionalità che cercate di venderci? Dove sono i risultati? Cercate di rispondermi con i fatti e non con gli annunci. Mostratemi qualcosa di concreto e non risultati ottenuti con bandi fatti dagli uffici nel periodo di commissariamento o grazie a compensazioni di un’infrastruttura che da anni sappiamo si sarebbero dovuti svolgere. Attendiamo sviluppi, perché dopo un terremoto, in Italia, le polemiche non si placano ma aumentano».
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