Aspem Reti, anche il 2015 è in attivo

Anche quest’anno Aspem Reti, società interamente partecipata dal Comune di Varese, chiude il bilancio d’esercizio con segno positivo. Il risultato netto d’esercizio è di 37.271 euro, per un patrimonio netto superiore a 35milioni e 800mila euro.

Insieme al bilancio 2015 è stato confermato anche l’amministratore unico, Ciro Calemme, che resterà in carica fino al 2018. «E’ stata una scelta, anche coraggiosa, del sindaco Fontana, quella di rinominarmi e non limitarsi ad una proroga – ha sottolineato Calemme – Questa scelta garantisce infatti la continuità delle attività fin d’ora svolte e in vista sia della gara ATEM che dell’avvio del sistema idrico integrato (già ATO e poi ALFA). Naturalmente, starà poi al nuovo sindaco confermarmi o no. Comunque, devo considerare quello passato un anno di intenso lavoro che si è concluso nel migliore dei modi: con i conti in ordine e un bilancio in attivo. Per questo mi sento di ringraziare il Sindaco di Varese per aver creduto e supportato il mio lavoro confermando la fiducia nei miei confronti».

L’obiettivo di Aspem Reti è quello di preservare, mantenere e apportare valore aggiunto al patrimonio dei servizi pubblici locali: «Siamo una società di servizi, non vendiamo prodotti: a maggior ragione il continuo segno positivo dei bilanci è per me motivo di soddisfazione e orgoglio, anche perché sono somme che aiutano, per esempio, le attività dei servizi sociali del comune»ha continuato Calemme. 

ACQUA: COS’E’ STATO FATTO NEL 2015

Per quanto concerne il settore dell’acqua, nel 2015 Aspem Reti ha posato nuove tubazioni per un totale di 800 metri.

E’ stato completato l’ammodernamento idraulico della centrale della Bevera e sono stati istallati nuovi avviatori per le pompe. Ristrutturato il pozzo n.1 di Velmaio per migliorare ulteriormente la tutela della falda idrica della Bevera. «Ora è assolutamente a posto, le acque della Bevera non possono subire alcun danno» ha sottolineato l’Amministratore.

Sono state risanate le coperture della centrale idrica Rio Ranza e dei serbatoi del Montello. Nella centrale della Valsorda è stato smantellato il tetto di Eternit ed è stata posizionata una nuova copertura a norma di legge. Hanno preso il via anche i lavori di ristrutturazione esterna della centrale della Rasa ed è stato istallato un nuovo filtro a carbone attivi nella centrale di via Tintoretto.

GAS, I LAVORI DEL 2015 

Per il settore del gas Aspem Reti nel 2015 ha posato nuove tubazioni per un totale di 3.700 metri. Due zone di Varese, via Caracciolo al confine con Casciago e via Al Gerétt alla Schiranna, sono state finalmente raggiunte da nuove tubazioni di gas posando 1.000 metri di nuovi tubi.

Per rendere più sicura la rete ed evitare il logorio delle tubazioni sono stati sostituiti 6.159 metri di tubi con protezione catodica, utilizzando materiali come il polietilene, che non si corrode.

In via Merano è stata rifatta la cabina di riduzione di pressione del gas metano. Nella cabina di via Piemonte sono state rifatte le linee di trasporto del gas. Operazioni di manutenzione straordinaria sono state effettuate nelle cabine di via Gualtino e nel paese della Rasa. In via Tintoretto smantellata la copertura in Eternit della cabina REMI e ne è stata posizionata una nuova.

Sono stati superati gli obiettivi fissati dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) che ha imposto per legge la sostituzione dei vecchi contatori con apparecchi predisposti alla telelettura e cioè ad essere letti automaticamente tramite un sistema da remoto:  Aspem Reti ha sostituito finora 2.000 contatori.

INFRASTRUTTURE,  I LAVORI DELLO SCORSO ANNO 

Per quanto riguarda l’igiene ambientale, Aspem Reti ha lavorato per migliorare l’impianto fognario del centro multiraccolta di via Ecologia e ha sistemato la ribalta del centro per una maggiore sicurezza dei mezzi che trasportano i rifiuti. Infine, Aspem Reti nel 2015 ha contribuito all’asfaltatura delle strade cittadine di Varese per un totale di 6.700 metri quadrati: «Si tratta delle strade che abbiamo dovuto “aprire” per cambiare le tubazioni. Che prima abbiamo ricoperto a fine lavori, e poi riasfaltato “a nuovo”, cosi da non lasciare un onere al Comune» ha concluso Calemme.