Cascina Burattana, la salvezza a portata di mail

L'associazione che gestisce la cascina settecentesca vuole rientrare nella "operazione bellezza" lanciata dal governo. Ecco cosa si può fare per sostenere la candidatura

cascina burattana

Per salvare la Cascina Burattana potrebbe bastare una mail. L’associazione che gestisce la famosa struttura del ‘700 di Busto vuole infatti rientrare nell’Operazione Bellezza lanciata nelle scorse settimane dal premier Matteo Renzi.

In pratica il governo si impegna a destinare 150 milioni di euro a progetti e proposte ideati dai cittadini per recuperare bellezze del patrimonio italico lasciato a se stesso o, comunque, a rischio abbandono. L’elenco è davvero lunghissimo, un vero e proprio viaggio alla scoperta dei gioielli che hanno bisogno di una tirata a lucido.

E in questo elenco vuole esserci anche la Cascina Burattana. Chi volesse sostenere la candidatura dell’edificio bustocco, con la sua storia passata e quella futura, può farlo inviando all’indirizzo bellezza@governo.it il testo della mail qui sotto, aggiungendo in calce al messaggio la propria firma.

Con la presente, intendo segnalare un bene culturale da recuperare nell’ambito dell’iniziativa annunciata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della sua partecipazione a Che Tempo Che Fa dello scorso 8 maggio.

Si tratta della Cascina Burattana sita nel comune di Busto Arsizio, antico edificio agricolo del 1600 circa che rientra a pieno titolo nel patrimonio culturale ed architettonico del territorio. La Cascina Burattana è una delle ultime testimonianze rimaste nell’Alto Milanese di nucleo abitativo plurifamiliare contadino, ed è circondata da 13 ettari di terreni ancora preservati dall’edificazione in una delle zone a più alta densità abitativa d’Europa.

Purtroppo la cascina versa in condizioni di precarietà e abbandono. Nell’ultimo anno sono scoppiati due incendi che hanno reso pericolante parte dell’edificio e hanno portato alla chiusura della strada che la circonda. Tale situazione di degrado potrebbe creare le condizioni favorevoli per l’insediamento della microdelinquenza locale, di cui si sono già registrati alcuni episodi.

Un’associazione locale, gli “Amici della Cascina Burattana”, si è fatta promotrice di iniziative atte a sensibilizzare la cittadinanza e la Pubblica Amministrazione per il recupero del bene, di proprietà del comune di Busto Arsizio. Oltre ad attività culturali e al coinvolgimento attivo dei cittadini, l’associazione ha presentato un progetto di recupero realizzato da due studenti della facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, ma ad oggi non sono state trovate le risorse finanziarie per i lavori necessari.

Da una costola dell’associazione, nel 2011 è stata fondata la cooperativa agricola sociale “Cascina Burattana” che ha bonificato parte dei terreni circostanti e ha avviato una produzione di ortaggi in agricoltura biologica e biodinamica, creando occupazione per diversi soggetti svantaggiati. La Cooperativa ha contribuito a preservare l’ecosistema e a valorizzare il contesto agricolo e le sue tradizioni.

Vi rivolgo un appello affinché tutto il lavoro sin qui fatto dai cittadini non vada disperso e confido che siano destinate al Comune di Busto Arsizio le risorse economiche necessarie per il suo restauro, scongiurando così la perdita definitiva di un bene culturale rilevante per il territorio bustese.

Cordiali saluti

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Maggio 2016
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