Concorrenza sleale sul cocktail? L’Apollo in tribunale
L'apollo originale è stato inventato nel 1967, il marchio è stato registrato nel 2008 e ora è guerra con il Galpa Pink
Non era solo una chiacchiera di avvocati davanti all’aperitivo, era tutto vero. Il bar Pirola ha citato in tribunale il bar Galpa di via del Cairo e lo accusa di fare concorrenza sleale vendendo sul mercato le bottiglie di cocktail di colore rosa, ispirate all’Apollo 11. La richiesta è un provvedimento d’urgenza che porti al ritiro delle bottiglie di Galpa dal mercato (nella foto).
Quello che non tutti sanno, è che l’apollo rosa di Varese è un marchio registrato; l’originale si chiama Apollo 11, è stato certificato dalla famiglia Pirola nel 2008, dopo due anni di studio, consulenze e prove di marketing ben precise. “ll tipico colore rosa per esempio è stata una scelta di mercato, non un caso, ed è legata a un forte immaginario maschile” osserva l’avvocato Alessandra Majorana, che insieme al legale Fabio Fedi difende la sorti dell’aperitivo Pirola.
Il 14 giugno prossimo si terrà una seconda udienza davanti al tribunale civile di Milano. Il giudice ha proposto al Galpa e al Pirola di trovare una mediazione, di mettersi d’accordo. Intanto fioriscono le liste dei testimoni, e a quanto pare ci sono anche i giornalisti. Sarebbe meglio esser citati per un assaggio al bar però, perché al di là della contesa giudiziaria, qui c’è di mezzo un pezzo dell’identità di Varese. Il problema è che il Galpa mette in bottiglia l’aperitivo rosa ribattezzato Galpa Pink, che, venduto sul mercato viene considerato da Pirola concorrenza sleale. La bevanda contenuta in quelle bottiglie è l’apollo rosa del vecchio bar Cuba, cioè una imitazione a metà prezzo – e a qualità ridotta – del famoso cocktail che i Pirola inventarono nel 1969 e che ribattezzarono come la navicella spaziale dell’allunaggio.
LA DIFESA
Uno degli aspetti più interessanti della contesa è che gli avvocati del Galpa considerano ormai come una bevanda generica l’apollo rosa, mentre L’apollo 11 è invece lo specifico marchio del Pirola. «A Varese è una bevanda che ormai fa parte delle abitudini dei locali cittadini – osservano gli avvocati Lani e Grigoletto che difendono il Galpa Bar -. un cocktail non può essere registrato come marchio e dire che il colore rosa è distintivo non è a nostro parere sostenibile”.
Dunque utilizzare una ricetta ispirata al cocktail dei Pirola e imbottigliarla, per loro, non è un peccato. In un articolo precedente abbiamo riportato la posizione di Piero Galparoli (Leggi qui). Inoltre la ricetta è quella acquistata dal Pedrini del bar Cuba.
Qui c’è un secondo aspetto interessante: perché Pedrini aveva quella ricetta? “L’Apollo a Varese – sostiene l’avvocato Majoirana – si è diffuso perché alcuni barman di Pirola sono andati a lavorare in altri bar e nel tempo hanno esportato il cocktail, più o meno modificato. Anche l’Apollo del Cuba era nato così, probabilmente, ma con una versione di basso livello”.
Ed ecco la replica degli avvocati del Galpa: “Non è vero che sia di livello inferiore, questa è un’affermazione che abbiamo contestato anche in tribunale, basta vedere gli ingredienti”. Va poi aggiunto che la causa riguarda l’imbottigliamento e che avere invece una versione di apollo rosa in mescita non è mai stato considerato lesivo del marchio, almeno fino a oggi.
Poi c’è tutto il resto. L’apollo è l’apollo. C’è chi lo ama da Sartorelli, chi dal Tenente, chi un tempo lo beveva da Ghezzi, da Zamberletti, chi se lo fa portare in brocca in ufficio, chi lo beve con il ditino all’insù e il cagnetto a fianco; piace alle signore in pelliccia, agli avvocati, ai ragazzini in motorino e a tutti gli altri. Una cosa è certa: l’Apollo rosa è Varese, Varese è la città dell’apollo rosa. Salute ai giudici e vinca il migliore.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
Felice su Targhe false e grimaldelli in auto, due denunce e un uomo in fuga
massimiliano_buzzi su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
eric67 su Cambiano le regole per auto elettriche e ibride a Varese: dai primi di febbraio niente più agevolazioni
Felice su "Giuro che mi sento meno sicuro". A Busto Arsizio il contropresidio degli antifascisti
Papi57 su A Varese le imprese sono sotto pressione: i costi energetici superano la media lombarda
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.