“Di terra e di cielo” approda all’isolino Virginia

Nella rassegna promossa da Filmstudio 90, Legambiente, Lipu , Arci, film, reportages e tanti documentari ricchi di immagini mozzafiato che puntano l'obiettivo sulla bellezza della natura e sulla biodiversità. Si parte il 7 maggio

nuovo pontile isolino virginia 19 gennaio 2016

La vita di un pescatore del Po, lo spaesamento di un contadino latinoamericano di fronte a un mondo in veloce trasformazione, la ricerca di piante curative secondo metodi tradizionali, la vita nelle valli di montagna, un viaggio in Alaska per studiare i cambiamenti climatici, il mare e la memoria … e tanti altri momenti da vivere per tre settimane in un lungo percorso con appuntamenti quotidiani, spesso alla presenza di registi, professionisti in ambito scientifico, paesaggisti, ricercatori. E tanto cinema, ovviamente, che la rassegna “Di terra e di cielo”, giunta alla nona edizione, porta nella nostra provincia in un lungo percorso che prenderà il via sabato 7 maggio e si concluderà il 29 maggio, con una serata speciale all’isolino Virginia, nuovo spazio da conoscere e valorizzare anche per la sua specificità ambientale.

In questo progetto di rete, promosso da Filmstudio 90, Legambiente, Lipu , Arci cui partecipano tante altre associazioni ed enti locali, arrivano a Varese, Arsago Seprio, Biandronno, Castronno, Malnate, Travedona, Tradate e a Balerna nel Canton Ticino, film a soggetto, reportages e tanti documentari ricchi di immagini mozzafiato che puntano l’obiettivo sulla bellezza della natura e sulla biodiversità oggi minacciata, sulle nostre responsabilità, sulle buone pratiche da diffondere per dare un nuovo respiro alla Terra e all’ambiente.

Spesso le proiezioni sono precedute da incontri, presentazioni di ricerche, testimonianze (come l’appuntamento alla Sala Montanari con Paolo Pileri dedicato al consumo di suolo che si terrà il 13 maggio o quello sulle bonifiche dell’amianto a cura di Giuseppe Battarino ed Elisa Lazzari, il 20 maggio, o quello con il geografo Davide Papotti che il 23 maggio presenta al Nuovo l’ultimo film di Elisabetta Sgarbi, dedicato al Po), ma anche il cinema d’autore ha ampio spazio: in prima visione sarà possibile vedere uno dei film più importanti e affascinanti dell’anno, La memoria dell’acqua di Patricio Guzman (al Nuovo, lunedì 9 maggio), e anche il bellissimo Bella e perduta di Pietro Marcello, inedito in provincia.

Ma le sorprese sono tante: Raùl Zecca, antropologo e regista, sarà presente all’incontro di apertura sabato 7 maggio alle 18 presso il Cinema Nuovo di Varese, dove presenterà Come schiavi in libertà, la sua coinvolgente ricerca sul campo (un libro, un cortometraggio, una mostra fotografica) tra i tagliatori di canna da zucchero haitiani in Repubblica Dominicana, cui seguirà la proiezione di Un mondo fragile, film colombiano premiato a Cannes con la Camera d’Or. Si torna subito in Italia, e per la precisione a Casale Monferrato, domenica 8 maggio: proprio nella città piemontese è ambientato Un posto sicuro, di Francesco Ghiaccio, storia che racconta drammi famigliari ed affettivi sullo sfondo del famoso processo alla fabbrica di amianto Eternit.

Bellissimi i documentari che arrivano dal Festival di Sondrio e da “Corto e Fieno”, proposti anche il luoghi di indubbio fascino come Villa Toeplitz e i Mulini di Gurone, e anche gli ultimi corto o mediometraggi realizzati dai registi varesini che hanno da tempo avviato una proficua collaborazione con la rassegna (i varesini Eugenio Manghi e Marco Tessaro).

Un catalogo con le schede dei film e degli incontri accompagna la rassegna che si prefigge di coinvolgere emotivamente e al contempo informare, dare strumenti di conoscenza e perché no, raccontare tante piccole e grandi storie.

Informazioni: 0332.830053, www.filmstudio90.it.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Maggio 2016
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