Il Comandante Alfa presenta il suo libro “Cuore di Rondine”
Ha fatto parte del Gis dei carabinieri (Gruppo d'intervento speciale) sin dalla sua creazione e ora si racconta in un libro che presenterà lunedì in sala Tramogge ai Molini Marzoli
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Uno dei fondatori dei Gruppi di Intervento Speciali dei Carabinieri (Gis), noto con il nome di Comandante Alfa, sarà a Busto Arsizio lunedì 23 maggio alle 21 per presentare il suo libro “Cuore di Rondine” (Longanesi) in cui racconta la sua vita e la sua carriera all’interno di questo corpo speciale dell’Arma, specializzato negli interventi ad alto rischio.
Giunto ormai al termine della sua intensa esperienza in questo corpo d’élite, del quale ha fatto parte sin dalla sua nascita nel 1977, si racconta attraverso fatti di cronaca che hanno lasciato il segno nella memoria collettiva del Paese.
Lo farà anche lunedì sera nella sala Tramogge dei Molini Marzoli, come sempre protetto dal suo mefisto che non può mai togliere in pubblico quando assume le vesti del Comandante Alfa. Con lui ci saranno l’istruttore bustocco Alberto Gallazzi e l’apneista Umberto Pellizzari, insieme al giornalista Enrico Fedocci.
SINOSSI – È una soleggiata mattina di primavera del 1977 quando il carabiniere paracadutista che tutti chiamano il Cigno, 26 anni, viene convocato nell’ufficio del suo colonnello. Qualcosa di molto importante sta per succedere, qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Il colonnello comunica a lui e ad altri quattro compagni che entreranno a far parte di un nuovo reparto di élite, il Gruppo di intervento speciale dell’Arma dei Carabinieri.
Un reparto, più conosciuto con l’acronimo GIS, circondato allora come oggi dalla più assoluta segretezza. A quasi trent’anni da quel momento indimenticabile e dopo innumerevoli missioni, nel 2004 il Cigno (nel frattempo ribattezzato dai suoi uomini Comandante Alfa) è di stanza in Iraq, dove ripercorre con la memoria i momenti cruciali della sua lunga
carriera: l’intervento nel carcere di Trani, dove i detenuti in rivolta tenevano in ostaggio dieci agenti della polizia carceraria; la liberazione della piccola Patrizia Tacchella, rapita nel 1990 a soli 8 anni; l’attentato contro le forze italiane a Nassiriya nel 2003, dove persero la vita alcuni fra i suoi più cari amici e colleghi.
Nel suo avvincente viaggio fra i ricordi, il Comandante Alfa non si limita a raccontare nei dettagli le tattiche di intervento, la preparazione militare e gli strenui allenamenti, ma lascia spazio anche all’uomo che si nasconde dietro il mefisto: il marito costretto a passare feste e ricorrenze lontano dalla moglie, il padre che vede da lontano crescere i propri figli.
Nel suo continuo interrogarsi sui limiti delle proprie azioni, sulla paura di morire, non mette mai in dubbio la profonda convinzione di far parte di un tutto che trova nella difesa di valori come la libertà e la democrazia il suo senso più profondo.
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