Il DC 9 presidenziale in arrivo a Volandia
Da Fiumicino a Malpensa, viaggio notturno a tappe lungo la A1
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La Fondazione Museo dell’Aeronautica che gestisce Volandia – Parco e Museo del Volo ha firmato l’incarico per il trasporto del DC 9 presidenziale da Fiumicino a Volandia.
Il trasporto, che sarà effettuato in notturna lungo l’autostrada Roma-Milano via Firenze-Bologna, richiederà almeno 3 giorni e sarà effettuato non appena ottenuti i necessari permessi (Anas, Autostrade, Polizia, Aeroporto Fiumicino). L’arrivo a Volandia è quindi ipotizzabile per la fine di maggio o, al più tardi, i primi giorni di giugno. È allo studio la possibilità di effettuare alcune tappe nei luoghi simbolo della storia del velivolo e dei suoi passeggeri illustri. Il Dc9, in dotazione al 31esimo Stormo, è stato ceduto dall’Aeronautica Militare alla Boeing e, successivamente, ad Alitalia.
Ha effettuato voli di Stato per diversi anni, trasportando non solo il presidente della Repubblica Sandro Pertini, ma anche Cossiga e Scalfaro. Secondo testimonianze dirette, inoltre, il Dc9 ha ospitato Sua Santità Giovanni Paolo II. Si tratta del Dc 9 gemello e identico in ogni aspetto a quello che riportò in Italia la Nazionale campione del mondo nell’82 danneggiato a causa di un incidente a Mosca e andato perso.
Il Consiglio di Amministrazione di Volandia, nel deliberare le spese sia per il trasporto che per la ricostruzione, valutata la circostanza, ha ritenuto l’aeromobile un elemento unico e rievocativo della storia e della cultura – aeronautica, ma non solo – del nostro Paese. Per questo motivo, assieme alla ricostruzione del Dc9, verranno allestite aree dedicate ai personaggi illustri che hanno volato a bordo dell’aero.
Volandia potrà infatti valorizzarlo esponendolo ai tanti appassionati di aeronautica e di storia che ogni anno visitano il museo, e ricostruendo – in tal senso è stata avviata una collaborazione con il museo delle cere di Roma – anche la scena della famosa partita a carte tra il Presidente Pertini, il commissario tecnico Enzo Bearzot, il capitano Dino Zoff e Franco Causio.
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