Le urla, le sirene e poi la quiete nel rione San Martino

La morte nella sua versione più violenta irrompe tra le villette e le palazzine del quartiere residenziale e sfata il luogo comune che nei piccoli paesi ci si conosce tutti

Le urla di Debora hanno squarciato la placida quiete del quartiere San Martino di Magnago. La zona residenziale di villette e piccole palazzine, ordinata e con i fiori di maggio a fare da sfondo nei prati e e nelle aiuole curate, è piombata nella cronaca nera nel giro di pochi minuti.

In pochi conoscevano Arturo, operaio in una delle tante piccole e medie aziende che circondano i paesi a sud di Busto Arsizio, e ancora meno era conosciuta Debora, anche lei dipendente pare di un’azienda di pulizie e residente a Lonate Pozzolo, vittima della mano omicida, la stessa che l’ha coccolata e rassicurata in tutti quegli anni di fidanzamento. omicidio debora fuso magnago

Sono stati i vicini a chiamare i soccorsi, attirati da quelle urla così innaturali in quelle vie, così forti da fermare per un momento chiunque fosse nelle vicinanze. Anna, una signora che vive al piano terra del palazzo, non si capacita e va ripetendo: «Lei mi aveva detto che si erano lasciati da qualche settimana, non so perchè è venuta qui – racconta – lui era un ragazzo tranquillo, mai un problema».

Un’altra vicina racconta: «Non ci sono molti rapporti tra i condomini – e prosegue – ci si saluta ma se le devo dire la verità io non conosco nessuno del mio palazzo». Anche un altro vicino racconta lo stesso e aggiunge: «La maggior parte di noi lavora, esce di casa al mattino e ritorna la sera».

Il viavai di carabinieri, ambulanze, giornalisti e operatori dura per tutto il pomeriggio portando uno scompiglio mai visto da queste parti fino a quando, verso sera, tutto si acquieta di nuovo.

I carabinieri tolgono i nastri bianchi e rossi quando il sangue nell’androne del palazzo è stato e ripulito e la tranquilla indifferenza torna a regnare smentendo almeno un luogo comune, quello che dice che “nei piccoli paesi ci si conosce tutti”. Qui a volte non ci si conosce (davvero) neanche tra fidanzati.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Maggio 2016
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