Scuola di calcio e di vita, il Torino Club – scuola calcio Marco Parolo, ospite della Fundation Marcet
I giovani granata hanno preso parte all’evento di Barcellona del programma che lega la formazione calcistica all’educazione culturale

Non poteva avere esordio migliore la società appena nata: il Torino Club scuola Calcio Marco Parolo, invitato a febbraio dalla Fundation Marcet, ha partecipato a uno dei più importanti eventi calcistici per settori giovanili a Barcellona, dando la possibilità ai giovani della formazione gallaratese di confrontarsi con una realtà di altissimo livello.
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La Fundation Marcet è nata nel 1978 e si impegna nella ricerca e nello sviluppo del metodo educativo, basato sull’innovazione, insegnando un calcio intelligente.
L’obiettivo di J Marcet (presidente della Fondazione), ex giocatore Real Madrid, Barcellona, Espanyol e della nazionale spagnola, laureato in legge ed economia, è quello di trasmettere ai giovani di tutto il mondo il calcio di alto livello abbinato all’eccellenza in ambito accademico.
La prospettiva è quella di insegnare ai ragazzi, futuri talenti, che le stesse richieste calcistiche coincidono con quelle lavorative fuori dal campo. Il successo e il segreto di questa Fondazione sta nell’efficienza nella costanza nella preparazione dei tecnici esperti, arricchendo semplicemente gli allenamenti. La Fondazione è una scuola internazionale presente in 28 nazioni, con più di 1 milione di giovani e 3000 allenatori e preparatori in 5 continenti, che hanno partecipato a questo programma.
I ragazzi del Torino Club hanno anche sfruttato la manifestazione per visitare la città, partendo dal Camp Nou e continuando alla Sagrada Familia, alla funicolare per godere del panorama dall’alto di Barcellona, per finire con la tipica passeggiata sulla Rambla.
Le rappresentative granata hanno partecipato a due partite, affrontandole con qualità e mentalità e facendo onore al calcio italiano.
Gli atleti nati nel 1999 ottenuto una vittoria e un pareggio con un gioco da vero settore giovanile, palla a terra e arrivando davanti alla porta con passaggi concreti e precisi.
I 2002 si sono confrontati con ragazzi più grandi d’età di loro ma non hanno demeritato.
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