Un presidio per dire no alla guerra davanti alla Nato
Il comitato promotore del Forum contro la guerra chiama alla mobilitazione per sostenere un presidio il prossimo 28 maggio davanti alla base Nato
Il Comitato promotore del “Forum contro la guerra” organizzano per sabato 28 maggio, dalle ore 15, un presidio alla Base Nato di Solbiate Olona per sottolineare che “le guerre partono anche da qui”.
Il Comitato, sorto per contrastare sul territorio la costruzione e la vendita di elicotteri e aerei da guerra prodotti da Agusta e Alenia Aermacchi, entrambe del Gruppo Finmeccanica, rilancia con questa iniziativa la mobilitazione contro la guerra: «Vogliamo la chiusura delle basi NATO, visto il loro ruolo nella preparazione e nella gestione delle operazioni di guerra in molte parti del mondo» – sottolineano in una nota che annuncia la mobilitazione.
La struttura di Solbiate Olona ospita dal 2001 il quartier generale dei corpi NATO di dispiegamento rapido NRDC-ITA. E’ infatti uno dei nove Comandi NATO di reazione rapida.
Il Comando è preparato per interventi in aree di crisi in base a quanto stabilito dal Consiglio Nord Atlantico ed è già stato impegnato in Afghanistan nel 2003 nella missione Isaf sotto comando USA.
Il Comando sta per diventare quartier generale interforze, con la partecipazione di personale anche della Marina e dell’Aeronautica: «Si può affermare quindi senza tema di smentita che la struttura di Solbiate ha assunto una notevole importanza in ambito NATO e certamente può rientrare tra gli obiettivi di attentati militari o terroristici» – proseguono.
«“Non ci sono più soldi!” si ripete continuamente, a giustificazione del progressivo smantellamento dello stato sociale, in realtà si spostano risorse, importanti per tutti noi, a favore dello stato armato ma ogni giorno in Italia si spendono in armamenti e missioni varie oltre 80 milioni di euro, destinati a diventare 100 milioni nei prossimi due anni. Le risorse che se ne vanno nella “Difesa” (che tale non è più) aumentano a scapito di pensioni, sanità, istruzione, trasporti, lavoro, bonifiche e messa in sicurezza del territorio. Si tende anche a non considerare sia l’inquinamento provocato dalle esercitazioni, sia il rischio di contaminazione radioattiva».
Con il presidio del 28 maggio davanti alla caserma di Solbiate Olona gli organizzatori intendono ribadire «l’importanza della mobilitazione sul territorio come momento insostituibile di coinvolgimento delle persone e di sensibilizzazione rispetto a temi fondamentali come il disarmo e lo status di Paese neutrale, per difendere la nostra sicurezza, i nostri soldi, la nostra salute».
Le parole d’ordine:
– uscire dalla NATO
– chiudere le basi, fuori la NATO dall’Italia
– smantellare gli armamenti, primi fra tutti quelli atomici
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