Un tetto nuovo salverà la villa più bella di Azzate

Villa Bossi Tettoni Castellani Benizzi, sede del Comune, è un palazzo di prestigio con affreschi della scuola del Magatti. Le infiltrazioni l'avevano resa inagibile: ora partiranno i lavori ed entro la fine dell'anno sarà "riconsegnata" agli azzatesi

Villa Bossi Tettoni Benizzi Castellani (inserita in galleria)

I soldi ci sono, il progetto anche: la villa può sperare di salvarsi. Il palazzo “eletto” a sede del Comune è uno dei più belli e pregevoli della provincia di Varese: , è un edificio del ‘700, con stanze affrescate da allievi della scuola del Magatti e un magnifico scalone in marmo rosso.

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L’affresco rovinato a Villa Bossi Tettoni Benizzi Castellani 4 di 5

Non sono in molti a conoscere la villa e forse in pochi l’hanno visitata, ma è senza dubbio un palazzo da conservare e proteggere. Nel tempo la struttura ha subìto parecchi danni, causati dal tempo e dalla mancanza di una conservazione “seria”. Nel 2012 i primi segni che la situazione stava precipitando: pezzi di intonaco e di affresco si erano staccati dal soffitto della sala consiliare, tanto da rendere necessaria la chiusura del locale dove si riuniva la giunta.

Oggi, a distanza di quattro anni, la buona notizia: presto cominceranno i lavori di ristrutturazione e consolidamento del tetto della villa nella parte dell’ala lunga, quella appunto sopra la sala consiliare.

Spiega il sindaco Gianmario Bernasconi: “La legge finanziaria approvata a dicembre, consentiva ai comuni virtuosi l’utilizzo per opere pubbliche di parte degli avanzi di amministrazione, a patto di presentare entro il 31 dicembre un progetto subito appaltabile. Il restauro della Villa comunale faceva parte del nostro programma e in questi due anni abbiamo fatto il possibile per capire come intervenire, quindi eravamo pronti. Abbiamo subito colto l’occasione, e abbiamo bandito una gara con base d’asta di 674.000 euro. Vi hanno partecipato un centinaio di ditte: abbiamo scelto quella che ci ha offerto la soluzione migliore oltre che un ribasso della cifra; i lavori quindi partiranno presto e proseguiranno per tutta l’estate. A dicembre dovranno essere conclusi e noi potremo tornare ad usare quell’ala della villa“.

L’opera di restauro su un palazzo del ‘700 sono particolarmente delicati e verranno seguiti passo passo dalla Soprintendenza dei Beni Culturali.

“Il progetto di restauro – continua Bernasconi – è stato visionato ed approvato dalla Soprintendenza. Per ora ci concentreremo sul tetto, che ha bisogno di un intervento profondo, poi sulla volta e quindi sugli affreschi più deteriorati. Ma è il tetto la nostra priorità: dobbiamo fermare le infiltrazioni altrimenti non ha senso intervenire su tutto il resto“.

Il “resto” in realtà è la parte più complessa e forse anche quella più costosa: gli affreschi sono molti, i più pregiati, quelli del Ronchelli, sono ben conservati ma in alcuni punti, quelli dove l’acqua si è infiltratata staccando l’intonaco, hanno bisogno di un restauro.

“Noi abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità, ma ora abbiamo bisogno di una mano anche da altri Enti. E se possibile dalla gente. Per questo abbiamo pubblicato un libro sulla storia di Villa Bossi Tettoni. Due ricercatori, Sergio Monferrini ed Anna Elena Galli, ci hanno lavorato per un anno. Si tratta di una ricostruzione storica e artistica attenta e puntuale. Il prezzo di vendita è stato mantenuto il più basso possibile: 19.50 euro, però chi lo prenoterà o lo acquisterà entro il 30 settembre potrà averlo a 15 euro. Le prenotazioni si fanno in Biblioteca comunale e alla cartoleria TIBI di piazza Giovanni XXIII ad Azzate”.

Roberta Bertolini
roberta.bertolini@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Maggio 2016
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