Ballottaggio, Longobardi e i 9.9 non si schierano

Corteggiata da destra e da sinistra, la lista civica che ha preso quasi il 6% non farà nessun apparentamento con Cassani o Guenzani

Longobardi Rocco 9.9

«Non è giusto che noi siamo l’ago della bilancia, due candidati hanno vinto e due se la giocheranno al ballottaggio. Lasciamo al libero arbitrio dei nostri elettori, consigliando di votare la parte che più li convince». Rocco Longobardi e Gallarate 9.9 scelgono di non schierarsi direttamente al ballottaggio, ma di lasciare libertà di voto.

Longobardi ha ripercorso l’avventura del suo gruppo, dalla prima idea durante l’estate e dal l’avvio del progetto: «Il 24 di settembre abbiamo creato il contenitore dele idee, non in programma. Abbiamo raccolto mille firme, mille pacche sulle spalle. Per due mesi, quando ancora non c’erano altre liste civiche, abbiamo potuto avere grande visibilità. Abbiamo usato tutto il nostro tempo per presentare le nostre idee, per studiare la macchina comunale, non per attaccare gli altri. Abbiamo lavorato ogni settimana: il 3 di marzo abbiamo presentato il progetto, confrontandoci già quel giorno con amministrazione e altre forze politiche. Abbiamo elettorato 50 pagine di progetti, “amalgamati” da Luigi Rutigliani».

«Abbiamo raggiunto il massimo del risultato che potevamo ottenere» ha continuato Longobardi, tracciando il bilancio finale della sfida. «Abbiamo conquistato il nostro posto: non saremo opposizione, saremo su quei banchi ma saremo propositivi, se il messaggio sarà buono lo condivideremo» ha continuato Longobardi. Anche Paolo Brufatto ha portato il suo «ringraziamento ai nostri 1197 elettori, grazie a loro potremo essere presenti in consiglio, grazie a loro che ci hanno creduto».

E ora? Che posizione prenderanno tra Andrea Cassani ed Edoardo Guenzani? «Siamo ritornati nella partita confrontandoci con centrodestra e centrosinistra. Abbiamo trovato situazioni positive sia da una parte che dall’altra, hanno riconosciuto una parte del nostro progetto. Abbiamo preso una decisione; non è giusto che noi si sia ago della bilancia, due hanno vinto e due se la giocheranno. Lasciamo libero arbitrio, consigliando di votare la parte che più li convince. Speriamo che in questi dici giorni proposte e non attacchi e critiche agli altri. Ci è stato detto che avevamo a disposizione posti. Noi mettiamo a disposizione le nostre idee».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 08 Giugno 2016
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