Cassani a Crenna per incontrare commercianti e cittadini
Associazioni, centro, commercianti e viabilità: questi gli argomenti all'ordine del giorno per il candidato sindaco del centrodestra

«È un piacere incontrare nuovamente i commercianti di questo rione», commenta contento il candidato sindaco del centrodestra Andrea Cassani durante la tappa di Crenna all’interno del suo secondo tour dei quartieri in vista del ballottaggio di domenica 19 giugno.
«Crenna sicuramente ha bisogno di riattivare il centro con qualche evento, senza dimenticare l’area di via Monte San Martino, realtà importante e da tenere in considerazione. Uno dei problemi è costituito dalla viabilità della piazza delle Poste, area su cui valuteremo come intervenire nell’ottica di un rilancio. Crenna è uno dei rioni meno problematici di Gallarate», afferma il candidato sindaco.
E per quanto riguarda le associazioni? «La Crennese calcio ha un campo nei pressi di Moriggia, in concessione fino al 2022. Tuttavia, adesso Amsc l’ha voluto mettere in vendita a una cifra spropositata rispetto al suo valore, anche perché la società si era fatta carico di alcuni lavori. Bisognerà valutare che cosa fare di quel campo nel 2022, anche perché la Crennese non può continuare a farsi carco di costi importanti quali l’iva», commenta il candidato sindaco, che aveva dedicato un’intera serata al tema dello sport.
Crenna è un quartiere ricco di associazioni, non solo sportive. Che cosa fare per loro? «Ho incontrato alcuni referenti della banda crennese, la Concordia, e sono stato invitato a sentirli il 2 luglio; parteciperò alla serata al castello o da consigliere o, speriamo, da sindaco». Mentre su villa Delfina? «Questo è un altro luogo da rivalutare, sarà uno dei temi su cui la consulta rionale di Crenna dovrà proporre nuove idee».
Al gazebo crennese anche Laura Mazzoni, vittima dell’alluvione del Sorgiorile a novembre 2014. «Sicuramente sarà opportuno intervenire anche sul Sorgiorile, siamo in Lombardia e non nei paesi del terzo mondo – commenta Andrea Cassani -. Provvederemo a investire denaro per i lavori del torrente piuttosto che concentrarci su opere faraoniche magari anche di scarsa utilità. Mi è stato detto che per i lavori, che al momento a me risultano interrotti, servono 300 mila euro, un esborso che non mi sembra affatto impossibile per il comune di Gallarate».
CM
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