Così è nato il “miracolo” della Street Food Parade
Alberto Costalunga, delle Officine Culturali, racconta la lunga preparazione e il successo della manifestazione che ha visto 13mila presenze. E ora si replica nel Parco Alto Milanese
La Street Food Parade è un evento che ha riscosso un successo inaspettato e l’approvazione di tutti, anche ben fuori dal territorio di Cassano Magnago.
Alle spalle c’è un’organizzazione radicata nel territorio, a disposizione dei comuni che hanno voglia di mettersi in gioco, pronti a presentare progetti originali e a favore della comunità: si chiama “Le Officine Culturali” e ha sede a Cassano Magnago. Fondata tre anni fa da alcuni ragazzi cassanesi, vanta numerose attività pianificate in tutta la provincia. Numerosi volontari di tutte le età mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze per dare vita alla sagione estiva e non solo.
La Street Food Parade di Cassano Magnago però, precisamente al Parco della Magana. «Non mi era mai capitato di assistere ad un trionfo del genere» afferma soddisfatto il presidente Alberto Costalunga.«Quando il comune di Cassano ha presentato il bando non abbiamo esitato a presentare le nostre idee grazie alle quali ci siamo aggiudicati la vittoria. Il bando ci permette di avere l’esclusività anche per i prossimi tre anni».
Superate le difficoltà iniziali, la strada si è presentata subito in discesa: «avevamo un po’ paura che potessero esserci disguidi anche tra i 23 diversi ristoratori, ma l’animo della festa ha coinvolto anche loro, che si sono dimostrati aperti e disponibili verso tutti». Parallelamente alla Stret Food Parade è nata anche l’idea per la Silent Disco, questa con un occhio di riguardo in particolare verso i giovani. «E’ stata la chiave di partenza, sapevamo che avrebbe avuto grande successo. Dobbiamo ringraziare il Circolone di Legnano, con il quale collaboriamo da tempo. Un sincero ringraziamento va anche al gruppo Alpini di Cassano e al Rosafanti Rugby, senza i quali sarebbe stato impossibile organizzare tutto. Vorrei anche sottolineare come tutta la manifestazione sia avvenuta a contatto diretto con le persone. Abbiamo chiamato diversi artisti di strada, i quali si sono tranquillamente seduti sul prato anzichè su un palco per esibirsi».
La sicurezza e la pulizia sono state a loro volta cruciali per la realizzazione del progetto: «Abbiamo optato per una security in borghese, solo due uomini erano in divisa. Volevamo trasmettere un clima di serenità in tutto e per tutto. E’ stato a dir poco incredibile come alla fine di ogni serata, la mattina seguente numerosi volontari si presentavano per rimettere tutto a posto, a gettare cartacce e bottiglie, sindaco compreso. Da quest’ultimo abbiamo ricevuto numerosi complimenti».
La manifestazione ha avuto il plauso anche del sindaco Nicola Poliseno: tra i pochi punti ancora problematici, quello della viabilità e dei parcheggi, su cui l’amministrazione comunale è intenionata a lavorare con ampio anticipo, in vista della edizione 2017.
Con la speranza di rivivere le stesse emozioni i prossimi anni, l’appuntamento si sposta per il 17,18 e 19 giugno alla Baitina, nel Parco Altomilanese di Castellanza.
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