Dagli scarichi delle tintorie agli aironi: la metamorfosi dell’Arno

Nelle acque un tempi inquinatissime sono tornati pesciolini, rane, aironi. In una mostra il Fotoclub il Sestante accosta le due immagini: quelle del 1972 e quelle di oggi

torrente Arno airone

Dagli scarichi delle tintorie degli anni Settanta, agli aironi di oggi. È la metamorfosi del fiume Arno, rinato negli ultimi vent’anni anche dal punto di vista biologico, raccontata dagli scatti del Fotoclub Il Sestante nella nuova mostra che apre stasera, venerdì 10 giugno.

Nel 1972 il fotoclub cittadino realizzò un progetto fotografico che mostrava il legame tra l’industria tessile allora fiorente e l’inquinamento del torrente Arno: gli scarichi immessi senza alcuna protezione avevano eliminato qualsiasi forma di vita nelle acque. Nei successivi quarant’anni si è assistito ad una profonda trasformazione economica e sociale della città: la crisi dell’industria tessile ha prodotto la chiusura, l’abbandono, la trasformazione o la riconversione di molte fabbriche; l’attenzione ai problemi ecologici è aumentata”.

Gli scarichi sono stati man mano eliminati, ma è aumentata anche la sensibilità dei cittadini, pronti in alcuni casi a mobilitarsi in tempi rapidissimi per segnalare i saltuari esempio di inquinamento delle acque (come in questo caso, per stare ad anni recenti). Negli ultimi anni la rinascita biologica del fiume – dove un tempo sopravvivevano solo i ratti – è stata testimoniata dalla comparsa in diversi punti di vari animali e anfibi: piccoli cavedani, rane, gallinelle d’acqua, rane gracidanti, persino aironi che vanno a caccia di pesciolini. Anche questo aspetto viene ripreso dalla mostra, con alcuni scatti dei nostri giorni, che ritraggono anche il paesaggio urbano dell’Arno.

La mostra – alla sede del Sestante, via San Giovanni Bosco – sarà poi aperta fino al 16 giugno, in settimana orari serali (21-22.30), sabato 11 giugno dalle 16.30 alle 19, domenica 12 dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.

La mostra al Sestante è collegata ovviamente al Premio Arti Visive Città di Gallarate, che quest’anno ha messo proprio l’Arno al centro della sperimentazione degli artisti. Tra le altre iniziative, da segnalare la mostra storica dedicata al rapporto tra Gallarate e il suo torrente.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 10 Giugno 2016
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