Dal Sacro Monte a Roma passando per la Francigena
Gradi camminatori, partiranno dopo una messa. Il loro arrivo è previsto a Roma per il 2 luglio
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Il 4 giugno 2016, Luigi Vigezzi ed Enrico Sala, valcuviani, dopo le esperienze vissute sul Cammino, partiranno per la Francigena.
Luigi ed Enrico si sono già cimentati su numerosi percorsi di fede: Santiago de Compostela negli anni 2004 anno Santo percorrendo il Cammino Francese, nel 2006 sulla via Francigena da Cunardo a Roma, nel 2008 ancora a Santiago dal Cammino Aragonese, infine nel 2010, anno Santo, Compostela fino Finisterre e nel 2011, sull’impegnativo Cammino di Assisi, prolungandolo fino Roma.
I due Pellegrini percorreranno l’ennesimo Cammino a piedi fino Roma ricalpestando le antiche pietre della via Francigena, terminando il loro Pellegrinaggio in Piazza San Pietro il 2 Luglio accolti da famigliari e amici giunti nella capitale in occasione di questo Giubileo straordinario delle Misericordia 2016 proclamato da Papa Francesco.
La prima tappa porterà i moderni Pellegrini Luigi ed Enrico al Sacro Monte di Varese insieme ad amici che saliranno con loro a piedi da Cunardo, raggiunti in serata da altri Pellegrini Cunardesi, che dalla prima Cappella saliranno all’antico borgo, accompagnati dal loro Parroco, Don Loris, recitando il Santo Rosario lungo la via al Sacro Monte di Varese, iscritta nella lista UNESCO, fu realizzata tra il 1604 e il 1680 per iniziativa del padre cappuccino Giovanni Battista Aguggiari.
Il frate, sull’onda della Controriforma, dispose la costruzione di 14 cappelle dedicate ai Misteri del Rosario, riservando all’ultimo – la visione della Vergine accolta e incoronata in Paradiso – un posto d’onore nel santuario al termine del percorso. Lungo i 2 chilometri che risalgono il monte, si calcola siano passati, in circa 4 secoli, 60 milioni di pellegrini.
Giunti in vetta alle ore 20.30 dopo aver attraversato la Porta Santa, verrà celebrata la S. Messa accompagnata da canti liturgici eseguiti dal coro Monte Penegra di Cunardo, diretto dal Maestro Riccardo Bianchi, infine, verrà augurato BUEN CAMMINO ai due rodati Pellegrini.
Il mattino successivo, di buon ora, Luigi ed Enrico raggiungeranno Pavia, Città attraversata dalla via Francigena, proveniente dal Monginevro, al Moncenisio e al Gran San Bernardo, già nominata dall’Arcivescovo Sigerico di Canterbury che nel 990 giunse a Roma per ricevere il Palio dal Papa, Il pallium era un semplice mantello a ruota di lana, decorato col segno della croce, simbolo dell’investitura arciepiscopale.
I due Pellegrini inizieranno dalla chiesa di San Pietro a Pavia il loro Cammino verso Roma, transitando da, Belgioioso, Orio Litta, Montale, Fiorenzuola, Costamezzana, Sivizzano, Berceto, Pontremoli, Aulla, Sarzana, Pietrasanta, Lucca, Altopascio, San Minato, Gambassi, Colle Val D’elsa, città dove, Tita e Mrzio, amici Pellegrini, raggiungeranno Luigi ed Enrico, ed insieme proseguiranno per, Siena, Ponte d’Arbia, San Quirico D’Orcia, Radicofani, Acquapendente, Bolsena, Montefiascone, Viterbo , Capranica, Campagnano di Roma, La Storta, e… Finalmente ROMA.
La via Francigena fu già percorsa da Enrico e Luigi nel 2006, allora ancora poco frequentata, e poco organizzata, quindi i Pellegrini che la percorrevano (in realtà molto pochi), incontravano parecchie difficoltà logistiche, ed in qualche modo si dovevano arrangiare a superare le difficoltà incontrate, ma…come si dice….. “tutte le strade portano a Roma”.
«Da notizie di stampa leggo che le Regioni ed i Comuni attraversati dalla Via Francigena in occasione di questo Giubileo straordinario della Misericordia si stanno organizzando al meglio per agevolare il Cammino ai numerosi Pellegrini – Enrico Sala – diretti a Roma soprattutto con l’apertura di nuovi ostelli. Installando segnaletiche appropriate penso che queste migliorie attireranno molti potenziali Pellegrini, sensibilizzandoli alla passione del camminare e forse percorrendo questa antica via di fede come hanno fatto attraverso i secoli i milioni di Pellegrini che l’hanno percorsa, ed oggi risvegliarla dopo molti anni da un lungo sonno».
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